RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Una giornata come tante

Rusinella voleva ritirare i BOT del valore nominale di un milione di lire che, in numero di dodici, aveva comprato trentacinque anni prima :il giovane impiegato impallidì e goccioline di sudore imperlarono la fronte dell’operatore che si accingeva a spiegare all’utente l’impossibilità di dar luogo all’operazione,trattandosi di titoli ormai scaduti per i quali bisognava rivolgersi alla sede centrale. La preoccupazione del pover’uomo fu legittimata dall’intervento di Tonin che mentre era intento a trasferire la patente di guida alla vecchia impiegata dell’Ufficio Postale,non si esentò da un’intelligentissima battuta:”Signò chist ve fann prima murì e po’ ve paven”:fu il caos! Le fazioni si formarono rapidamente, da un lato Gennaro o cuoco, Tonin 0 cammerier, Pascal o fruttaiolo e Caterina a giornalaia che probabilmente per appartenenza alla categoria, sostenevano le maleparole di Rusinella rinforzandole con varie “ave raggion povera vecchia”, “chi accumpagn a Napoli?””iamm, giuvinù faci... (continua)

Antonio Gabriele Barca 26/05/2015 - 13:36
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L'aquila

Ogni sera entro nella testa dell’aquila per usare i suo occhi, per guardare nel buio della notte diventando le penne, il rostro, la lingua, la gola, le ali , il corpo, la coda …l’animale stesso, che sfreccia nell’aria umida verso la luna e le stelle immote, alla ricerca di forme e colori che vedrò per la prima volta, alla ricerca di luoghi misconosciuti, isole, palazzi, villaggi, città , esseri nuovi, eterni uomini!
Ogni sera mi allontano dal mio corpo per acquisirne non uno astrale ma uno animale e in quanto tale vulnerabile, incerto, fatto di carne che fa male, di muscoli che si stancano, di stomaco che urla alla fame, di pelle che sente il freddo e il caldo, fatto di cuore che batte, accelerando o rallentando in ragione delle emozioni che vive e il tutto senza aver assunto droghe né alcoolici ma solo col tepore della coperta che mi avvolge come una navetta spaziale dalla quale trasmigro nel corpo volante: ogni sera una nuova paranoia!
Ogni sera ho bisogno di partire per allontan... (continua)

Antonio Gabriele Barca 04/03/2016 - 19:08
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