RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Mai stato tanto mattutino

Ero in un bagno pubblico e c'era una ragazza con un una lama in mano, voleva affettarmi, io correvo in tondo, non ci tenevo ad assaporare il freddo nella mia carne.
Mi rinchiusi in gabinetto e poggiai la schiena alla sottile porta. Bussarono. Aprii. C'era un'altra ragazza alla porta dietro però c'era lei, vedevo la lucida lama salire e puntarmi, quando scese le afferrai il polso che cadde sul ventre della ragazza tra me e lei che si scostò ed uscì dal bagno. La lama si alzò ancora, voleva le mie interiora pur non sapendo il perché. Non riuscii a fermarla e mi penetrò il fianco destro, lo estratti e feci lo stesso a lei. Uscii dal bagno e c'era una terza ragazza, alzai la maglia.
"É grave?"-le chiesi.
Mi guardò e mi resse portando il mio braccio attorno al suo collo, non so dove mi portò ma mi aiutò.
Mi svegliai. Sentii qualcosa sul fianco destro ma era solo una impressione. Ero nel mio letto. Che sogno di merda.
Mi alzai dal letto, mi misi qualcosa addosso e andai in cuc... (continua)

Patrick Zanto 26/01/2016 - 17:03
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Il fumo passivo

Da poco mi ero trasferito nella nuova scuola, era un serale, la fragile
insegnante di italiano e storia, come suo solito, passava fogli stampati di pagine di libri scolastici a quelle quattro o cinque persone disinteressate,
tra di loro c'ero anche io, molte volte si trattava di stronzate base come leggi, comprendi, riassumi e rispondi alle domande, io che ero ancora
studente non avendo interrotto lo studio sapevo che le risposte erano nel testo,
cosí capitò questo stralcio di rivista che parlava del danneggiamento dei
fumatori passivi con tanto di ricerche effettuate da scienziati sostenenti
che chi era spesso sotto il fumo passivo avesse un notevole sconvolgimento delle doti cognitive, mi era chiesto di commentare
cosi espressi il mio disappunto criticando che sarebbe stata più idonea una ricerca su soggetti fumatori per poter mostrare i reali danni
essendo anch'io fumatore.
Tornai a casa per le nove di sera e durante il tragitto non feci altro che
riflettere su ciò che acc... (continua)

Patrick Zanto 23/01/2016 - 11:44
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Travis Bickle

Proprio quando credi che il peggio sia passato ti ritrovi poi a fare i conti con te stesso. L'aclol, le droghe servono a ben poco. Non potrai mai tappare il buco nero al centro del tuo petto che a gradi risucchia la tua linfa vitale, il tuo buonsenso, la tua stabilità mentale. Divieni servo dei tuoi istinti comandati però dal tuo celato volere. Coraggio. Alla Clint Eastwood. Questa sera solo la 44 Magnum può purificarti. Sfoga pure il tuo rancore, eroe, che dopo un pò ripartirai da dove ti eri fermato senza però arrivare al tuo scopo ultimo.... (continua)

Patrick Zanto 06/03/2016 - 14:16
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Girovagavo sbronzo per la piazza l\'altra notte

Erano le tre del mattino
che atmosfera
faceva freddo
i lampioni
dalla luce gialla
scura
appoggiata
sulla pietra
della strada
e del marciapiede
dove abbracciato dalla luce
c'era un senzatetto
che ora della strada
faceva parte
ma dei pochi
soldi che avevo
preferii prendermi l'ultima birra
quel piccolo bar all'angolo
era grande poco più
d'un cesso all'autogrill
ma a quell'ora per una birra
ci si stava bene
e ti faceva anche fumare
quindi bevvi
e fumai
pagai
e tornai fuori
percorsi la strada
e rientrai sotto
la cupa luce gialla
quanto poteva essere antica quella piazza
che la gente ignara
ci pisciava sopra
e ci vomitava
ed io ad ammirare
loro che socializzavano
alcuni sembravano insetti
come quelli
che si strofinavano le zampe
o gli altri che danzavano
per l'accoppiamento
poi c'erano loro
le donne
le più belle creature
che il mio sguardo abbia mai ammirato
quanta sopportazione
ostentano i loro occhi
durante questi momenti
di comunicazione ... (continua)

Patrick Zanto 05/07/2016 - 02:57
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Revolver 38

Pubblicato da Patrick Rodriguez il Mer, 04/01/2017 - 20:34
Sto correndo in preda al panico, corro senza voltarmi per paura di scoprire quanti di loro mi stanno inseguendo. Svolto a destra ma sbatto contro qualcosa e cado a terra, mi stanno raggiungendo. Mi rendo conto d’aver sbattuto contro qualcuno ma non appena si volta verso di me mi rendo conto che ha la guancia sinistra a brandelli e con lo sguardo vitreo fa un verso per poi gettarsi su di me, con il braccio destro lo tengo distante con la mano sinistra trovo una bottiglia di birra, la rompo e la infilzo nel suo cranio. Riprendo a correre giusto in tempo, l’orda è troppo vicina per poter sperare di seminarla. Svolto a sinistra ma mi ritrovo in un vicolo cieco così mi giro di scatto ma sono già dietro di me così riporto lo sguardo al muro di mattoni e gli vado in contro, ho pochi secondi per trovare una via d’uscita e scorgo una scala d’emergenza ma è troppo in alto così con fatica sposto un cassonetto dell’immondizia giusto sott... (continua)

Patrick Zanto 05/01/2017 - 10:58
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