RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Incipit

Un dì s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente........
finirò nelle patrie galere
( U. Foscolo "In morte del fratello Giovanni")

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Né più mai toccherò le sacre sponde.
....promette il giocatore di biliardo incallito.
( A Zacinto di Ugo Foscolo


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C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole....

Ancora il buco nell'ozono? Ma che barba!
( L'aquilone di G. Pascoli)

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I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono i figli e le figlie della vita stessa
.....chiacchiere....rivolgiti all'avvocato e fai fare il DNA
( Khalil Gibran I figli. )... (continua)


Aurelia Strada 11/01/2017 - 16:53
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Agrodolce

Di tutte le figure che hanno accompagnato la mia infanzia la più cara per me è quella del nonno materno, Paolo.
Faceva un lavoro fa -vo- lo -so : il pasticciere.
Vista dalla parte di una bambina, si può pretendere una fortuna più grande?
Fino al mio matrimonio, cioè fino all'età di 26 anni, ho abitato nel palazzo del nonno che al primo piano era stato suddiviso in tre accoglienti appartamenti, uno per i nonni , gli altri per due sue figlie, mia madre Marina e mia zia Ilaria, anche lei sposata con figli; zio Riccardo e zia Elena, invece, abitavano fuori, rispettivamente a Macerata e a Napoli.
Quella casa, più che nella mente, mi è rimasta nelle narici perchè ogni giorno si impregnava del profumo dei dolci che nonno Pino con i suoi lavoranti preparava fin dalle prime ore del giorno: odore di vaniglia, fragranza di pandispagna e cioccolato, effluvi di spezie e aromi vari
si diffondevano nel fabbricato rendendo più dolce il risveglio a noi di casa ma anche agli inquilini che abi... (continua)

Aurelia Strada 25/07/2016 - 11:41
commenti 9 - Numero letture:1235

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E le stelle non stanno a guardare....

Le nostre stelle, in armonia, concordarono il nostro destino: stesso luogo e data di nascita, stessa strada per le nostre abitazioni, poco distanti, stesso istituto per le scuole elementari, medie, liceo, stessa cerchia di amici. Una sola differenza marcava le nostre storie, l'appartenenza a diversi ceti sociali, di famiglia borghese medio-alta io, di estrazione popolare Sebastiano. Mio padre,medico, era stato l'unico a rinnegare gli studi giuridici per quelli scientifici, aprendo una ferita nel cuore dei suoi familiari, che considerarono la sua scelta un vero tradimento giacchè risaliva agli inizi del XVII secolo la tradizione giuridica dei suoi parenti,tutti avvocati, notai, giudici di grande valore. Il padre di Sebastiano faceva il ciabattino, onesto e infaticabile lavoratore con l'obiettivo del riscatto sociale,caricato, ovviamente, sulle spalle dei figli sottoposti ad un impegno scolastico molto gravoso in quanto da conciliare con la collaborazione domestica richiesta a tutti,mas... (continua)

Aurelia Strada 09/08/2016 - 14:27
commenti 3 - Numero letture:998

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Prevedibilità del male.

Povero e degradato il quartiere in cui sono nata e sono vissuta per undici anni. Non offriva niente ma a noi bambini bastavano gli spazi tra gli isolati per inventarci i nostri giochi e smaltire nel pomeriggio la noia accumulata di mattina nelle ore di scuola. Era una bella banda la nostra: dodici bambini di età compresa tra i sei e i dieci anni disposti a tutto pur di sottrarsi al controllo dei genitori e vincere la noia. Tra tutti il più singolare era Giannino, il leader del gruppo, inesauribile nel proporre giochi e, soprattutto, monellerie e dispetti.
Rosso di capelli e lentigginoso, aveva, in piacevole contrasto, gli occhi molto scuri, leggermente obliqui, due fessure lucenti quando, nel sorriso, gli zigomi si sollevavano ai lati del viso, piuttosto scarno e dalla carnagione alabastrina.
Non aveva orari. Era già in strada quando arrivavano gli altri, si attardava, solo, per le vie del quartiere quando tutti tornavano alle loro case. Cosa faceva ? Come trascorreva quelle... (continua)

Aurelia Strada 15/01/2017 - 15:58
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Autobiografia impossibile

Premetto che non si tratta di un racconto bensì di considerazioni che mi riguardano come persona e come iscritta di O.S.


Tempo fa, non ricordo quando né in quale trasmissione televisiva, mi capitò di ascoltare un'intervista rilasciata da un noto scrittore il quale, tra le tante cose sostenute , affermava che tutti ma proprio tutti dovrebbero scrivere un libro di memorie. Al giornalista, che gliene chiedeva il perchè, lo scrittore rispose che la cosa presentava un duplice vantaggio, uno per il singolo individuo (autore) che avrebbe potuto, se la cosa gli fosse riuscita particolarmente bene, ricavarne un po' di gloria a buon mercato, l'altro per la storiografia, che avrebbe avuto molto materiale per ricostruire, sotto tutti i profili, la storia dell'umanità della quale, sempre secondo lui, non si sarebbe dovuto perdere neanche un brandello. Lasciare il ricordo e la testimonianza di sè e del proprio tempo doveva essere avvertito da tutti come un preciso dovere.
La cosa allora m... (continua)


Aurelia Strada 20/07/2016 - 11:41
commenti 7 - Numero letture:1175

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