RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



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Malinconia da pre-compleanno

Mai come adesso - che sono a meno di quindici giorni dal mio compleanno e sto pensando alle persone con cui voglio passarlo -, ho bisogno di chi è od è stato il mio rifugio. Delle persone che mi conoscono bene e non hanno più bisogno di spiegazioni, che non possono fraintendermi, delle persone che sanno cosa mi fa male, che sanno come scherzare e come non scherzare con me, che sanno cosa mi fa arrabbiare, cosa mi fa gioire. Ho bisogno di quelle persone che ormai non si stupiscono più di me, che mi conoscono troppo bene e per come mi conoscono mi amano. Purtroppo le ho quasi tutte lontane, e io per questo compleanno mi sento una che ha i punti di riferimento più solidi sempre più sfocati e più distanti. Mi sento sola in un mare di persone che non mi conoscono, che vorrebbero farlo, che mi trovano simpatica o che non lo fanno, che mi stimano o che non lo fanno, che mi vogliono almeno un po' di bene o che non lo fanno, ma soffro per quelle parti di me, per quelle certezze che ho lontane e... (continua)

Sailing to nowhere 29/03/2019 - 01:21
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Dopo anni ritorno a scrivere

Dopo anni credevo di non aver più bisogno di scrivere. Tutte quelle volte in cui ho sentito molto, ho lasciato che sentissi molto senza far null'altro, ho sentito le mie emozioni scemarmi dentro senza provare ad immortalarle, a parlarci, ad adornale. Mi sono illusa che non avrei mai più avuto bisogno di scrivere.
Scrivere come respirare, scrivere senza pretese, scrivere perché non so vivere senza scrivere.
Poco fa ho sentito troppo e volevo condividere un po' del mio troppo sentire con questa pagina. Poi mi ha chiamata Vincenzo e ho parlato con lui. Adesso sto bene. Ho scaricato su di lui la mia indigestione di emozioni. Ho pianto lacrime calde che ho cercato di reprimere fino all'ultimo, e sto bene. Sto meglio.
Però a 21 anni non riesco ancora a piangere davanti alla persona che amo, senza senza sentirmi insopportabilmente nuda ed indifesa. Ho 21 anni e trovo agghiacciante l'idea di mostrarmi debole davanti a chiunque. Ciò che scrivo quando sono da sola, sono le lacrime che avrei... (continua)

Sailing to nowhere 29/12/2018 - 00:52
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Prime esperienze di chi sta capendo perché l\\\\\\\'amore fa male

Come siamo diversi. Perché deve fare così male? Sono inadatta a stare in coppia? Sei inadatto a stare con me? Perché devono esserci incomprensioni, divergenze, differenze così nette nel valutare situazioni e idee? Perché la stessa cosa, a me fa male da non riuscire a sopportarlo e a te no? Io ti amo. Tu mi ami, mi dici che mi ami, io ti dico che sto male se tu fai una cosa. Tu dici che rimedierai. Io ti credo. Tu la rifai. Io ti credo. Tu la rifai. Io non ti credo più. È possibile che io debba abituarmi a questo? A te che calpesti i miei bisogni? Dov'è il confine tra amare e diventare succubi? Sono sempre stata convinta che non lo avrei mai superato. Io cosa merito? Io merito qualcuno che non mi faccia stare mai male? Si. Come anche tu. Io ti avevo detto che se tu mi avessi fatta star male non ci avrei pensato due volte ad andare via da te. Però tu mi hai fatto del male più volte, ma io non riesco a staccarmi da te. Tu pensi che io sto male per cose insignificanti. Devo ridimensionarmi... (continua)

Sailing to nowhere 05/01/2019 - 17:42
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Analisi del mio scetticismo metafisico

Era da tanto che non mi chiedevano: "Sei credente?"; era da tanto che avevo accantonato definitivamente il discorso, liquidando il tutto con un definitivo ma sudato più di quanto sembri: "Non lo so. Non lo so se credo". Dopo anni la risposta è sempre questa. Non lo so se credo. Dire che non so se credo equivale in qualche maniera a dire che non ne sono certa? Ma soprattutto, parlando di: "Cosa pensi ci sia dopo la morte?" mi sono scoperta completamente disinteressata all'idea di ogni sorta di vita "oltre" questa terrena. Non mi alletta l'idea del paradiso, tutto ciò che spero che ci sia dopo la morte è il nulla, la dissipazione ultima e la fine di tutto. Non che io mi stupisca di questo, o mi senta in qualche modo di star "sbagliando", sono passata dal credere e desiderare il paradiso al farmi bastare questa vita. È semplicemente questo? Ho imparato a farmi bastare la vita? E poi ancora, mi sono resa conto che ho di fatto escluso dalla ... (continua)

Sailing to nowhere 22/01/2019 - 01:14
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Una notte in bianco condivisa

È meglio una notte in bianco condivisa o il pensiero di una notte in bianco condivisa? Cosa è più poetico? Non dormire per tutta la notte perché l'altro/a non dorme, o il pensiero, contemplato a distanza, di non dormire tutta la notte perché lei/lui non dorme?

Si potesse isolare tutto ciò che c'è di languido e sentimentale dalla mera stanchezza, fisica e psicologica che comporta, in una notte in bianco condivisa ci sarebbe altrettanta poesia?
Si potrebbe affermare che non esiste notte in bianco che sia poetica se non è affiancata da tanta stanchezza? Si potrebbe affermare addirittura che non esiste notte in bianco davvero poetica in assenza di stanchezza? O la poesia le è data da altri aspetti? E quali? Forse dall'empatia provata per l'altro/a? L'empatia è poetica? Sì, ma se si associa alla stanchezza ancora di più. Perché la poesia da un essere umano io penso che può nascere tutte quelle volte in cui il suo pensiero è intorpidito. Che sia per amore, per empatia o per stanchezza.
... (continua)


Sailing to nowhere 10/05/2021 - 05:13
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