RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Non mi accontento

Mi piace toccare le persone. Vado aldilà della fredda e gelida stretta di mano. Amo stabilire un contatto fisico con chi mi piace. Voglio sentire gli altri, oltre che con gli occhi, anche con la bocca, il naso e le mani. Se qualcuno mi piace, mi fiondo avida sul soggetto e cerco di catturarne l'odore, come fosse un vinello dolce, prima di assaporarlo. A volte, la cosa può irritare e in quel caso, mi ritraggo. Spesso capita che le persone non vogliano lasciarsi coinvolgere e temono di rompersi, nel momento in cui si cerca di penetrarle. Io amo irrompere negli altri. Interrogo le persone con lo sguardo e vorrei carpirne i pensieri. Mi interessano le loro opinioni e voglio rubare i loro stati d'animo, perché ho necessità di ridere, piangere e di emozionarmi in loro compagnia. Io amo il dentro della gente. Come potrei definirmi...una "scoperchiatrice" di anime? Non so. Vado oltre la pelle e tutto ciò che è visibile. Entro nel misterioso mondo dei sentimenti che sono, a mio avviso... (continua)

Giovanna Balsamo 08/05/2016 - 16:16
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L'eterna vita di un seme...

Fui seme coi miei compagni nell'umida terra. Assieme ad essi mi aprii al mondo e lasciai che il sole mi scaldasse. Divenni poi piccola pianta allevata dal vento e profumato fiore per gli innamorati. Crebbi e divenni albero: da me nacquero giovani virgulti. Appassendo non cessai di vivere, poichè tanti semi furono raccolti dai miei frutti. La terra mi riaccolse nel suo prolifico ventre ed io ridivenni pianta, poi nuovamente albero. Sotto le mie folte braccia giovani coppie amoreggiarono. Nel perpetuarsi del ciclo vitale, la notte succedette al giorno, l'inverno salutò la primavera e tutto risorse e nulla cessò e tutto seguitò a fluire e un gorgoglio d'acque continuò a scorrere e non vi fu fine ed io ridivenni seme e...... (continua)

Giovanna Balsamo 19/01/2017 - 19:50
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Caratteri diversi

Non sopporto gli ipocriti. Li trovo vuoti e molto ripetitivi. Non hanno opinioni personali e si limitano a scimmiottare gli altri, imitandone comportamenti che paiono apparentemente convenienti. Non ti direbbero mai apertamente ciò che pensano di te. Preferiscono avere atteggiamenti che non li espongano direttamente ma che, essendo suggeriti da un certo “bon ton”, danno loro la convinzione di essere nel giusto. "Pe mme so 'e classiche pappavalle." Po' ce sta' “ 'o prufessore", colui che si crede un Dio. Guai a contraddirlo! Te lo fai nemico. Lo devi assecondare. Devi dargli l'impressione che ha sempre ragione lui. Insomma..."'nu poco comme se fa ch'ê pazze.”
- "Caspita prufesso'," - " 'O ssapite ca mm'avite arrapute ll'uocchje?"
-"E chi se lo poteva immaginare!" - "E bbravo 'o prufessore!"
Sembrerebbe una presa per il sedere, ma non lo è. E' solo un modo per difendersi da innumerevoli e ripetuti attacchi di indesiderato... (continua)

Giovanna Balsamo 10/05/2016 - 15:56
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Un film senza titolo

Dinanzi a me scorrono spietati filmati, prodotti da spudorati registi. Il sangue mi pulsa nelle tempie e il cuore mi galoppa in petto ad un ritmo incalzante. Non è un ritmo crescente che conduce ad un eccelso exploit di suoni. Non è una musica soave dove le note giungendo in cima, ammirano estasiati, un cielo colorato da fuochi pirotecnici. Non è un epilogo gioioso e rigenerante. E' un inneggiare alla devastazione, allo sfacelo. La gente tace. Diritti calpestati. Corpi oltraggiati. Due realtà parallele e un unico film ancora senza titolo. Adulti e bambini lungo strade asfaltate e senza riparo. Sulle rotaie. Dietro ad un filo spinato o ad un muro. Manganellate e colpi inferti su corpi già dilaniati dal dolore. Raffiche di insulti contro un nemico, un tuo simile, colpevole di essersi ammalato troppo di speranza. La cinepresa riprende scene strazianti. Tanta speranza mista a rassegnazione e ancora banchetti, fasti e privilegi. Spietati avvoltoi attendono, che vengano loro serviti lauti pa... (continua)

Giovanna Balsamo 11/05/2016 - 19:48
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Vanitosella

Ella amava circondarsi di specchi e pretendeva che al suo passare perfino i fiori si inchinassero per porgerle i saluti. Tutto doveva risplendere. Voleva stelle costantemente luminose, un sole sempre più caldo e un terreno perennemente fertile. Ci fu in quel periodo una strage di ortensie, gerani, margherite. Quanti fiori, nell'atto di chinarsi, spezzarono il loro fragile gambo, fino a morire. Tristi lacrime, calde e solitarie, scendevano lungo lo stelo, formando orribili solchi sul terreno. Il sole, logorato dal troppo lavoro, andava lentamente spegnendosi. La luna, coi suoi crateri emanava gelo. Le stelle, non potendo rimanere accese a comando, furono ingoiate da orribili buchi neri dall'aspetto orribile. Tutto si stava tristemente spegnendo. Lo specchio decise di intervenire e pose un ultimatum a Vanitosella.- "Stelle, luna, sole, fiori e animali sono stanchi,"- disse, - "non vogliono più servirti!" - "Dovrai farne a meno. Io solo, continuerò ad essere il tu... (continua)

Giovanna Balsamo 17/06/2016 - 18:54
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