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In...credulità

E venne il giorno
in cui fece ritorno,
s’ affacciò timidamente
e accomodò lentamente.
Parlava con timore
quasi a non far rumore,
parole con poco senso
pur di aver consenso.
Le promesse erano andate
tutte consumate,
non vi era dialogo
solo monologo.
La platea mormorava
non si adeguava,
il viso paonazzo
solo per uno sprazzo.
Passato che fu l’impatto
diventò di nuovo artefatto,
promise il mare sui monti
con equità di conti.
Tutto da riformare,
tante cose da fare,
lavoro, fisco, giustizia
in enfasi e malizia.
La folla soddisfatta
non pensò alla disfatta,
credette al nuovo pastrocchio
dello stesso pinocchio.



Non vi è alcun riferimento a uomo politico, solamente il mio pensiero su come ci facciamo sempre bugerellare dalle promesse.




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Opera scritta il 29/11/2014 - 06:29
Da Romualdo Guida
Letta n.1265 volte.
Voto:
su 16 votanti


Commenti


Grazie di cuore, siete tutti fantastici.
Auro,le rime, mi vengono spontanee.
Grazie per il tuo graditissimo bravo.

Romualdo Guida 01/12/2014 - 20:10

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Sei bravo Romualdo...Ma lascia che ti dia un piccolo consiglio...Prova a scrivere qualcosa senza rincorrere la rima...Credo che renderesti ancora di più con la tua profondità e genuinità.

Auro Lezzi 01/12/2014 - 17:17

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Purtroppo, di gente che promette cose stupende e durature il mondo è pieno... e noi, ingenuamente, che ci fidiamo!! Molto apprezzata e condivisa, buona serata,

Chiara B. 01/12/2014 - 17:03

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hai descritto molto bene la situazione attuale tante promesse non mantenute...chissà se cambierà qualcosa...la speranza è l'ultima a morire...ciao,Romualdo!

Anna Rossi 30/11/2014 - 20:33

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Versi profondi, versi veri che suggeriscono un interrogarsi continuo che lascia, poi, il campo ad una presa di coscienza dalla quale non si può fuggire.... bravissimo complimenti!!

Maurizio Trapasso 30/11/2014 - 17:49

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Ben detto caro Romualdo, quanti pinocchi ancora vedremo?
E quanti "gatto e la volpe" ci proporranno di interrare i nostri soldi nel campo dei miracoli?
Ho apprezzato molto il tuo componimento
stimola ad una profonda riflessione.
Un saluto di grande stima!
Giancarlo

giancarlo gravili 29/11/2014 - 22:36

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Un grazie a tutti per la condivisione e per la vostra presenza.
Romualdo

Romualdo Guida 29/11/2014 - 19:28

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"su come ci facciamo sempre bugerellare dalle promesse."

Purtroppo è vero, ciò che dici... ma non perchè abbiamo la critica facile, lo vediamo dai fatti... che non ci sono.

Bella poesia.


Paola Collura 29/11/2014 - 16:25

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Purtroppo la folla si accorge del pinocchio, quando ne sente il naso infilarglisi nel fondoschiena! Ottima e condivisa. Buon pomeriggio

Salvatore Linguanti 29/11/2014 - 16:02

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come non elogiare questa tua opera! buona serata!

Francesco Contardi 29/11/2014 - 15:56

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TANTA QUOTIDIANITA' "ORMAI PECORELLA" IN UN PREGEVOLE RIMATO... CHE SI RITORNI AL BACIATO DALLA RETTITUDINE E... NON PIU' AI BOCCONI DEL LUPO... SERENO WEEKEND

Rocco Michele LETTINI 29/11/2014 - 13:51

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Non c'è di che scusarsi, la politica è stata , è, e sempre sarà un teatro di burattini dove, ahimè, i burattini siamo sempre noi! Molto vera e, anche troppo, delicata. Ciao Romualdo.

Gio Vigi 29/11/2014 - 13:12

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Siamo un popolo di sognatori ancora non abbiamo imparato che dietro ogni Pinocchio si nasconde un burattinaio dovremmo ricordarcene ogni qualvolta stia per andare in scena un nuovo spettacolo o prima ancora che si alzi il sipario. argomento sempre molto attuale che fa riflettere. Bello

Claretta Frau 29/11/2014 - 12:14

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Versi profondamente veritieri, pinocchio è la politica, la tua opera è la verità. Complimenti sinceri e vivissimi, felice giornata!

Paolo Ciraolo 29/11/2014 - 11:27

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Promesse portate via dal vento,ormai sfiducia totale,credo solo a ciò che vedo ,vedo un futuro grigio,e pinocchio è più attuale che mai,condivido il tuo pensiero,
ben decantato,complimenti ROMUALDO

genoveffa 2 frau 29/11/2014 - 10:37

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E' vero, siamo circondati da persone, che ci imbrogliano con le loro promesse. Bravo!

I. Aedo 29/11/2014 - 09:47

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Un argomento alquanto penoso…messo in versi con descrizione adeguatamente disciplinata e gradevolissima.

Ugo Mastrogiovanni 29/11/2014 - 09:43

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