Scevro innanzi alla tua beltade
m'inchino ai tuoi lunari sorrisi
sussurri dei silenzi improvvisi
pane paco di un cuore nomade
m'inchino ai tuoi lunari sorrisi
sussurri dei silenzi improvvisi
pane paco di un cuore nomade
l'affilato tuo tempo mi pervade
con l'odore di pelle e fiordalisi
e la poesia che sull'albero incisi
cade ai tuoi piedi come la fede
sei cosi bella da offrire magoni
come il vento che soffia a fatica
come deserto appeso ai balconi
e unicamente la tua voce amica
fa fremere le mie certe ragioni
e viva riempie l'aria di musica
Opera scritta il 20/12/2014 - 23:09
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Dedica dolcissima.
Bravo! Ciao...
Bravo! Ciao...
Gio Vigi 21/12/2014 - 16:35
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Dolcemente poetica Belta',complimenti
genoveffa 2 frau 21/12/2014 - 12:10
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E questa è una perla!!
Ciao Elisa
Ciao Elisa
elisa longhi 21/12/2014 - 11:51
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