OPERA

E' stato come gridare nel deserto,
urlare bisogni e desideri
contro un vento ostile e contrario,
è stato come bussare ad un portone
chiuso da mille lucchetti.
E' stato un sogno inseguito invano,
perché quel sogno non voleva esser sognato,
è stato chiedere,
elemosinare e piangere.
E' stato guardarsi le mani vuote,
mentre altre erano piene,
è stato non capire e non essere capiti.
E' stato chiedere briciole a chi si è tenuto stretta la sua luna.

Opera scritta il 24/03/2017 - 23:19

Da Marina Lolli

Letta n.884 volte.

Carissimi Alessia ,Laisa e Alfonso ,vi ringrazio per i commenti lasciati e per le parole e l 'nterpretazione data alla poesia, siete sicuramente persone profonde che non si fermano alla superficie delle cose.

Marina Lolli 25/03/2017 - 17:42

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Uno sfogo molto doloroso e umano....
ed è molto triste veder svanire o calpestare desideri...
Ma mai perdere la propria forza e cercare sempre di guardare oltre la muraglia che ci si para davanti...con una speranza nate dalle vecchie ceneri...
Belle e accorate immagini di umana angoscia!

Alessia Torres 25/03/2017 - 16:36

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Si
TT scorre
I sogni irrealizzabili, il dolre, le gioie di un momento
Ma restano dei francobolli sulla ns pelle....

laisa azzurra 25/03/2017 - 10:43

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Il dono della solidarietà e del condividere è qualcosa che appartiene a libri scritti nel passato e che raccontano il passato. Oggi non si scrive più di amore e passione perchè sono emozioni passate in disuso ed il tuo grido è un anatema contro questo modo di pensare.
Versi molto forti.

ALFONSO BORDONARO 25/03/2017 - 09:05

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