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Grande Albero

….e quando l’alba coglierà te
e me la tua ombra
avrò imparato a essere un po’ clown
e allora le intreccerò con ironia
le corolle fatte di fili d’erba
intinte nel balsamo delle mie radici.
Annaffierò ogni giorno il tappeto di fiori
che custodirò con amore
per attutire il dolore delle tue foglie che cadranno
Quando la notte mi avvolgerà,
ammalato di nostalgia,
sognerò ancora il profumo dei tuoi rami
che sfiorarono con soave allegria
la mia orbita incompresa
Grande Albero
il mio cuore t’è grato,
chinasti un dì per gioco su me,
piccolo arbusto impolverato, i tuoi rami
e un angolo del tuo cielo mi illuminò
Io ti amo Grande Albero
e so che sei stanco di essere chino
ergiti di nuovo al tuo giovane mondo antico
spazia sui pascoli verdi,
sulle colline prorompenti
posati sulle anse di novelli rii
ardi di passione sulle bocche di eruttanti crateri
e vivi senza catene.
Io sono come il morso per il bue,
la gogna per il condannato
posso essere vita
per la mente e per il cuore
ma senza sono la morte.



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Opera scritta il 27/04/2017 - 23:24
Da speranza iovine
Letta n.935 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


stupenda!

sebina pintaldi 28/04/2017 - 14:37

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