OPERA

Tu prendi dalle mie mani,
che son brividi di foglie,
soltanto ciò che ti manca.
Colmi il vuoto d’orizzonti
ascoltando il suono
dei nostri passi muti,
mentre ti accompagno
ad esplorare il cielo.
Legata ad un filo,
ti libri senza smarrir
la strada del ritorno.
Non è volare questo,
sulla rete del circo
di bambole e stracci
che ti sei costruita,
non lo chiamare sogno
se nemmeno provi
a chiudere gli occhi,
non nominar l’eterno
se t’ostini a non veder
quanta magia è nascosta
dentro ad un solo attimo

Opera scritta il 21/01/2018 - 11:59

Da Roberto L

Letta n.999 volte.

Meravigliosa... è tutta da incorniciare.
Piaciutissima, complimenti Roberto,
ciao

Marina Assanti 29/01/2018 - 11:07

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Grazie mille Giancarlo!

Roberto L 22/01/2018 - 17:57

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molto bella

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 22/01/2018 - 08:35

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Grazie Margherita e grazie Maria Angela. Un caro saluto

Roberto L 22/01/2018 - 06:56

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Vera e profonda

MARIA ANGELA CAROSIA 21/01/2018 - 22:02

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Molto bella... prendere senza capirne il senso, non è magia, poi il sogno finisce e l'attimo va via!
Molto piaciuta... ciao Roberto

Margherita Pisano 21/01/2018 - 21:41

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Grazie mille enio2. Davvero gentile. Ciao

Roberto L 21/01/2018 - 17:16

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molto sentita, bella chiusa Roberto

enio2 orsuni 21/01/2018 - 15:17

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