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La notte

La notte fa vibrare le foglie sulla terra,
Che io accarezzo come una chimera.
Lo sfondo musicale è il cuore che mi guida,
La nuvola si apre e comincia la sfida.


La notte mi accarezza e mi toglie il fiato,
La notte io proseguo nel mio dolce atto,
Basato su carezze, su corpi avvicinati,
E non su ambizioni o soldi sprecati.


La notte mi rende fragile e vorrei abbandonarmi,
La vita mi rende succube e vorrei ribellarmi,
Vorrei smettere di ansimare nel sonno,
Vorrei mostrare a te quello che sogno.


Vorrei un calice di vino, che esalti il mio corpo sveltino,
Vorrei dimenticare chi sono,
Vorrei perderei i sensi in volo,
Lasciarti i miei morsi sul collo.


Tu cerchi scuse, ma io decollo,
Tu non agguanti e io mollo.
Mollo la presa dei ricordi,
Che tu a volte mordi.




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Opera scritta il 06/11/2018 - 23:49
Da Lorena Aurelia Serban
Letta n.885 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Molto bella!

santa scardino 07/11/2018 - 23:55

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MOLTO BELLA

gcr poeta lupo dell'amiata 07/11/2018 - 23:21

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Una poesia di un romanticismo non scontato, emozionante...
Molto piaciuta

PAOLA SALZANO 07/11/2018 - 18:51

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Molto apprezzata *****

Angela Randisi 07/11/2018 - 18:26

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Si molto bella e profonda.

Antonio Girardi 07/11/2018 - 15:42

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Molto piaciuta la trovo molto profonda, complimenti Lorena.

Paolo Perrone 07/11/2018 - 09:21

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