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Diario ottanta

In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei.... un pomeriggio della metà degli anni ottanta del quale conservo la pagina di un diario, in diretta.
"Mi ha aperto lei facendomi passare in camera dove era intenta a studiare, anche se non mi sembrava nelle condizioni di farlo; la stanza piccola era piena di fumo che combinato al sole che entrava dalla finestra che ne accentuava l’effetto di densità dando la sensazione di essere avvolti in una nebbia maleodorante e una sensazione di oppressione.
Malvina mi ha chiarito quello che era già evidente che non era riuscita a studiare. Oggi era uscita di scuola alle 13,20 e alle 15,00 si era messa a studiare interrompendosi solo per fare merenda e srimettendosi sui libri ma senza costrutto. Dopo un po’ che eravamo dentro le ho chiesto di aprire la finestra per cambiare l’aria e dopo che l’ha aperta, mi ha chiesto se andavamo fuori sulle scale.
Finalmente un’aria respirabile!
Le ho chiesto di vedere la terrazza, così siamo usciti su una specie di terrazza all’aperto posizionata in prossimità del cancello di ingresso, una specie di gazebo al quale si accede attraverso una scaletta in pietra che costeggia il vialetto di ingresso e dal quale si gode di una vista straordinaria della città e del tramonto sul mare; appoggiati entrambi sui gomiti sopra la ringhiera che cinge la terrazza che ha provocato l’informicolimento delle braccia; dall’aria pesa e fumosa della piccola stanza ad una sensazione di liberazione all’aria aperta ed al fresco di metà primavera mi ha dato sollievo."
Purtroppo quella con Malvina è stata una delle storie giovanili mai iniziate.
In compenso so che lei ha poi smesso di fumare mentre io sono diventato un fumatore...



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Opera scritta il 15/04/2019 - 10:53
Da Beppe Billi
Letta n.1061 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


...originale ed efficace nello stile...
Bravo!

Grazia Giuliani 15/04/2019 - 19:46

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...certi incontri, ti lasciano senza respiro, incontri che ti restano nonostante durino il tempo di una sigaretta.
Durante la lettura ci si opprime con l'autore, nello specifico con te ecco.
Buone e adeguate le descrizioni, quindi direi una prova riuscita di scrittura creativa.
Bravo.
Ps: anch'io sto partecipando al Laboratorio di Scrittura Creativa con "Ripped up".
Mi farebbe piacere una tua lettura e un tuo commento.
Se ti va, ovviamente.

Giuseppe Scilipoti 15/04/2019 - 19:42

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Ciao Giuseppe, mi è piaciuto questo raccontino, si "respira" quanto basta, come dire, "l'"aria" degli anno ottanta.
Il testo dispone di alcuni elementi, c'è del diaristico, dell'epistolare rievocativo e delle venature autobiografiche (mi pare di intuire che lo è) e con un finale quasi ironico.
Insomma, per l'io narrante, Malvina ha rappresentato "tutto fumo e niente arrosto" e al contempo una ventata di aria fresca, perchè si sa, nei verdissimi anni...

Giuseppe Scilipoti 15/04/2019 - 19:37

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