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Oggi e ieri

Solitudine é questo cielo di nebbia
un silenzio lontano d'albero in gelo.
- Non aprite la porta -; basta la tenda scostata
per vedere questo giorno appeso alla nebbia.


Perché ancora andare in cammino a fatica di piede
perché sempre provare quella voce incerta, salire.
Lo sa il sasso del monte che non ho più sentieri
lo sa il ramo di rosa che non vedo più luce e colore.


Mi bastasse una notte ricoperta di luna lucente
un chiudere lento di respiro nel fondo del sogno.
Esser solo corrente del fossato in campagna
lo specchiarsi di pioppo su quell'acqua vibrante.


Esser dunque, quei soffioni di pioppo
quel trascinare di foglie fruscio di ricordo.
- Mi bastasse rifare un viaggio a ritroso
di quando bambina cantavo fra l'odore del pioppo. -




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Opera scritta il 11/11/2019 - 09:06
Da Ida Deschi
Letta n.758 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Ho fatto un bel viaggio, a ritroso, nella tua poesia .. e questo vale già per l'emozione del significato; ma in questo caso mi colpisce l'efficacia espressiva, anche ricercata, che la rende davvero avvincente, immediata e incisiva. Complimenti

Francesco Gentile 12/11/2019 - 21:37

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Tutto è diverso tra oggi e ieri...
uno stato d'animo rappresentato in modo toccante.

Grazia Giuliani 11/11/2019 - 17:44

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Non basta
...Ma oltre la tenda, c'è ancora il mondo
Tenera, triste, ma molto bella

laisa azzurra 11/11/2019 - 13:39

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C'è grande poetica intimamente personale,
un guardar fuori che è come guardare nella memoria.
Complimenti per la semplice e naturale profondità espressa!

Leo Pardiss 11/11/2019 - 09:52

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