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S'alza l'aurora

Dammi Signore la grazia della costanza
per sfamare l'alba della mente
rendere lì promessa al legame con la luce
sia quella del lampo o d'una stella
che il sole poi donerà il grano


Dammi Signore l'impronta della semplicità
per appoggiarvi il mio piede
lì scordarlo e che mi resti solamente il tempo
di raccogliere la dolcezza delle foglie
che il vento fa cadere


Dammi Signore la traccia del dolore
per contare le vie del cuore
disfare la pioggia del sangue lì nel Tuo nome
di nuova strada avvicinarmi alla remissione
che il mondo ha seminato


Dammi Signore il segno puro
dei giorni limpidi di gratitudine
al colore e al buio, alla polvere e alle lacrime,
al pigolio e all'inquietudine, all'eco e alla gioia,
alla nube e alla preghiera per la morte.


Dammi Signore consegna
di portare nella mia cecità
la vita che Ti contiene
pulsando d'immanente amore.




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Opera scritta il 14/08/2020 - 14:58
Da Ida Deschi
Letta n.724 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


...che le parole riescano a catturare i pensieri e mostrarli fuori da sé è la contentezza dello scrivere: grazie a voi. La fotografia l'ho fatta dal terrazzo di casa Pascoli a Castelvecchio, da lì lui sentiva la campana di Barca..."Sì, ritorniamo
dove sono quelli ch'amano ed amo..."

Ida Deschi 14/08/2020 - 19:09

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Preghiera nella quale chiedi molto, ma così deve essere una preghiera. La forma poetica poi tende il contenuto ancora più apprezzabile.

Ernesto D’Onise 14/08/2020 - 18:52

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Come una doce preghiera. Un plauso per questi bei versi.

Maria Luisa Bandiera 14/08/2020 - 18:17

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Bella ed emozionante preghiera...

romeo cantoni 14/08/2020 - 15:33

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