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Il velo del tempo

Guardo attraverso il velo
del tempo che tutto copre,
vedo te
vedo me.
Ora che il tempo non ha veli con cui coprirsi
non vedo più.
Immagini avvolte in solitudini solari,
sorrisi che volano nel vento,
mani che si cercano in soffuse luminosità.
L'universo scruto cercando di me,
osservo scivolare notturne fiammelle,
osservo brillare spenti fuochi.
Ancora corro fra attese d'irrefrenabili emozioni,
ancora aspetto una vita
che non aspetta.
Dove sei,
tu che non sei,
tu che mai sei stata,
dove sei dolce malinconica atmosfera
che del vero eri falsamente scudo.
Dove sei triste dolcezza,
che dell'amore eri mano sicura.
Fiori d'una primavera fredda,
caldi come la neve,
roventi come il gelo
che avvolse tutto,
dormono nel buio.
Rido ancora nel riscoprire
del mio andare,
rido nell'andar via.
Via tra viali di betulle,
tra viali che si inchinano
al passar mio,
lento,
mesto,
immerso
in bianche pietre
che con un incerto rotolare
silenti accompagnano
quello che fu di me.



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Opera scritta il 10/08/2022 - 09:33
Da Jean Charles G.
Letta n.343 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


L'ho ripescata, infatti, meravigliosa.
Torno ad ascoltarla...
Serena notte, malgrado ciò che hai scritto oggi...

Marina Assanti 25/08/2022 - 00:43

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Intimistica e composta con professione, direi maestria, ho molto apprezzato questa pregevole poesia.

Cosmos Creative 14/08/2022 - 00:03

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Grazie per le letture un sereno prossimo ferragosto a tutti e buona vita sempre

Jean Charles G. 11/08/2022 - 09:23

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Mi piace la chiusa....quel che fu di me... un po triste avvolta su se stessa. Ma mi è piaciuta tutta!!

Anna Cenni 10/08/2022 - 17:40

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Traspare una grande sofferenza tra questi versi che ben si srotolano in un pacato andare, quasi di rassegnazione.
Bella composizione

Maria Luisa Bandiera 10/08/2022 - 15:40

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Immagini avvolte in solitudini solari...
mani che si cercano in soffuse luminosità...L'universo scruto cercando di me... ancora aspetto una vita che non aspetta... dove sei triste dolcezza (questa la doni tu a me) ... con un incerto rotolare silenti accompagnano quello che fu di me.
Chiusa lapidaria... ti ho ascoltato e commentato. E' molto sofferta e, se io mai saprei esprimermi con tale maestria e spessore letterario e poetico, condivido il tuo sentire.
Ora devo proprio scappare, ma quando torno la/ ti ripesco.
Un carissimo saluto di stima e affetto,

Marina Assanti 10/08/2022 - 12:30

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Vi lascio il link dell'audio narrazione per chi volesse, grazie
https://www.youtube.com/watch?v=fH3Ygo5e_k4

Jean Charles G. 10/08/2022 - 10:15

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