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Bar Martino

Tra i monti
del Gennargentu
dove il cielo non appare.
Nel buio tra lecci e ginepri
nella foresta
luce non compare.


Mentre nel forte maestrale
mi sorprendo
alle grida del pastore,
che deve transumare
anche oggi potrà mangiare.


Ma per le prime luci dell’alba
il viandante “orgolese”
cammina nelle strade del paese.


Come un miraggio appare,
nel bar lì vicino,
potrà bere il novello vino,
perché...
L’oste si chiama Martino.


Ma rallegrando
per gli auguri ricevuti
offrirà da bere a tutti.


Così l’alba finalmente
Orgosolo porta nuove emozioni
tra muri di pietra nei rioni.


Spiccano in volo
colorati piccioni
tra finestre e portoni
suonando la campana
per i più buoni.




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Opera scritta il 11/11/2022 - 15:00
Da Francesco Cau
Letta n.303 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Un bellissimo quadro, un presepio con zampognari e le stelle che scorrono,questo ci vedo, sei pittore, e poeta, bella proprio!!

Anna Cenni 12/11/2022 - 13:48

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