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ONDE D'ESTATE

Si infrangono sulla battigia a ripetizione,
se chiudi gli occhi par udir una canzone,
un cadenzar che è dolce al tuo udito,
porta con se profum d' infinito.


Il vento regola il volume del lor suono,
il ritmo entra nell'animo come un tuono,
lo stesso di quando eri un bambino,
mentre assoporavi un preparato panino.


Par sentire ancora quel profumo delizioso,
e poi tutti al mare nel giorno che era di riposo,
un vecchio ombrellone sbiadito dal sole,
un genitore seduto insieme alla sua prole.


Nulla rimane di quelle preziose giornate,
che parevan ripetersi stereotipate,
forse solo il suon delle onde estive,
solcando a occhi chiusi le solinghe rive.




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Opera scritta il 28/07/2023 - 11:53
Da Meneghino Stornello
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