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Sa domus de Janas

Casa delle fate
Che poi streghe sono diventate.
Passando lì vicino
pronto allo scatto,
m’incammino
verso il mio camino.
E ateru incantau
a Sedini tirando su le redini,
aundi seu torrau.
Una tomba nuragica
scavata nella roccia
lì neanche un fiore sboccia.
Ombre millenarie
di pietre arenarie
dove ancora si dà delle arie.
Tuvi e tuvischeddu
Hoi hoi su sciobreddu.
Nella grotta ossa e teschi
abitate da esseri soprannaturali
forse chissà di che tempi
onorate come templi.
Eppure, c’è chi ci vive dentro
rispettando il monumento.
Ricordando
un antico mondo nuragico
un posto sicuramente magico.


Ho voluto inserire qualche frase in lingua sarda per renderla piu scorrevole .




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Opera scritta il 10/08/2023 - 16:26
Da Francesco Cau
Letta n.224 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Molto bella e di piacevole lettura. Conosco molto bene le Domus de Janas
Complimenti per l'armoniosità dei versi. Ciao Frank

Angela Bianco 11/08/2023 - 23:05

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Grazie Francesco e Annina

Zio Frank Storie del gufo 11/08/2023 - 19:03

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Una lingua veramente incomprensibile!! Non così ciò che scrivi tu...complimenti!!

Anna Cenni 11/08/2023 - 15:59

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Bella questa messa in vetrina delle tombe preistoriche Sarde ed anche il frammezzare versi dell'idioma Sardo. Ciao Frank

Francesco Scolaro 11/08/2023 - 12:26

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