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Ancora quanto vedró
I tuoi occhi pietosi
ricercare la pace
e parlarmi in silenzio
mentre assorto
ti ascolto?
Il tempo ingrato
ci ignora
e vede solo
una infinita stanchezza
da spremere ancora.
La tua mano tremante
cerca invano nel vuoto
quell’altra
che trattenevi stretta
nel quotidiano riposo
e non c’è più
da poco, da tanto,
….da quanto…?
Questo tempo
che non misura
le nostre ansie
attende forse
ch’io parta
per ghermirti
in mia assenza.



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Opera scritta il 01/09/2023 - 12:41
Da Adriano Martini
Letta n.160 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Un verseggiare che coinvolge tantissimo. Un caro saluto

MARIA ANGELA CAROSIA 01/09/2023 - 12:57

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