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Lo straccivendolo

‘Su zappueri’,
in tempi di carestia
comprava gli stracci per le vie.
Le sue urla sembravano preghiere,
la vita da carrettiere.
Un lavoro come un altro,
camminando e urlando…
stracci vecchi …stracci vecchi,
‘zappusu e zapusu beciusu’.
Dieci soldi al sacco,
‘Desci francusu su sacco’.
Tra le strade e vicoletti,
noi bambini attenti
lo guardavano sorridenti
mentre giocavano contenti.
I ricordi del passato,
ma lo straccivendolo c’era stato.
Era un facchino,
lavorando per pane e vino.
Il suo passaggio era una festa,
le donne gli dicevano
aspetta aspetta dalla finestra
per un piatto di minestra.
Stracci vecchi-stracci vecchi,
tirando avanti con i carretti,
consumava i suoi garretti,
faticando a denti stretti.”



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Opera scritta il 10/10/2023 - 14:04
Da Francesco Cau
Letta n.172 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Francesco, ci fai sognare i ricordi del passato, un passato che sarebbe da esempio per i giovani ignari dell' esistenza di mestieri come, appunto ' lo straccivendolo'. Bravissimo anche per la dolcezza con cui scrivi i tuoi testi.

santa scardino 11/10/2023 - 14:21

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Grazie Annina non preoccuparti per un h in più ho in meno ne faccio pure io ,

Zio Frank Storie del gufo 10/10/2023 - 21:54

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Ops....Ah!!Mi piace....volevo scrivere.

Anna Cenni 10/10/2023 - 20:15

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A Mi piace quando sei un cantastorie, mi incanta conoscere usi e costumi di genti, tu lo fai con gran delicatezza!!

Anna Cenni 10/10/2023 - 20:13

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