OPERA

Riecheggiano nelle stanze vuote,
Memorie di un'infanzia lontana,
Con i miei cari,
in tempi più felici
E tanti amici.
Erano momenti di gioia pura.
Ora quelle sedie sono desolate,
Le voci familiari sono silenti.
La notte di Natale,
tutti attorno al tavolo,
Papà con la sua tombola,
Ogni anno ripeteva,
"Quaranta, la voce del defunto",
Sì, il premio era una caramella,
Ma anche quella era dolce.
Oggi non ci sono più,
Regna la solitudine.
Ricordo i bei tempi passati.

I fantasmi del Natale

Risuonano nelle stanze,
Ricordi di quando ero un bambino,
Con i miei genitori e fratelli,
Erano momenti veramente belli.
Ora quelle sedie sono vuote,
Non ci sono più le voci
Il rumore nello schiacciare le noci.
La notte di Natale, tutti a cena,
Papà con la tombola,
Ogni anno diceva,
"Quaranta, morto che parla",
e tutti giù a arridere.
Sì, si vinceva una caramella,
Ma era buona anche quella.
Oggi non ci sono più,
La solitudine regna qui giù.
Ricordando il tempo che fu.

Opera scritta il 25/12/2023 - 10:47

Da Francesco Cau

Letta n.181 volte.

Molto bella questa poesia composta da 2 parti,echi e fantasmi del Natale!! Originale, ben composta,molto bravo!! auguri tanti e... buone feste!!

Anna Cenni 25/12/2023 - 18:03

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E' piacevole ricordare i bei tempi del passato.

Maria Luisa Bandiera 25/12/2023 - 17:06

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Ricordi che rimangono nel cuore, buon Natale

Mary L 25/12/2023 - 14:17

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