Come una spada mi ha trafitto il cuore
questo tuo orrendo orgoglio d’amore,
mi ha reso inerme a qualunque altra passione
perché solo tu eri la mia ispirazione.
Ho donato il mio cuore a chi ancora spera
tanto a me non serve più da quella sera.
Piangeva, strillava e si lamentava in cerca d’affetto
ho pensato che era meglio accasarlo in un altro petto.
Adesso sono privo di qualsiasi emozione
osservo il mondo solo come una negazione
mi sento privo del mio più alto strumento
quello che destò nei poeti godimento.
Anch’io sono al punto di invocarvi, o Sante Muse,
e porgere a chi mi trafigge delle scuse
perché chiunque vedrebbe la sua donna svanita
si sentirebbe morto, fiacco, e di vita finita.
Opera scritta il 31/10/2014 - 12:17
Letta n.1325 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Si percepisce dai tuoi versi che è scritta col cuore... dolorante.
Molto bella!
Molto bella!
Paola Collura 01/11/2014 - 17:23
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Melanconica ma bella
questa tua poesia
che ho letto con piacere.
Un saluto di stima.
questa tua poesia
che ho letto con piacere.
Un saluto di stima.
Mario Bruno Ciancia 01/11/2014 - 13:09
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Grazie a tutti per i dolci e sentiti commenti.
VINCENZO ANGELINO 01/11/2014 - 00:52
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E Si...pianto d'amore,struggente,
genoveffa 2 frau 31/10/2014 - 22:30
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come ti capisco...struggente e malinconica la tua poesia!Ciao Vincenzo!
Anna Rossi 31/10/2014 - 18:13
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Dolorosissima!
Chiara B. 31/10/2014 - 18:00
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