Stavamo sotto casa e ci baciavamo.
Prima ci baciavamo con gli occhi,
ci guardavamo di baci,
ci perdevamo: lo sguardo nello sguardo, sul viso, su ogni più timido
dettaglio dei lineamenti,
per fissarlo nella mente legandolo a un'emozione
con un filo rosso, sottile come un capello biondo su una giacca scura.
Prima ci baciavamo con gli occhi,
ci guardavamo di baci,
ci perdevamo: lo sguardo nello sguardo, sul viso, su ogni più timido
dettaglio dei lineamenti,
per fissarlo nella mente legandolo a un'emozione
con un filo rosso, sottile come un capello biondo su una giacca scura.
Poi ci baciavamo con la bocca, sulle labbra, dimenticando lo scorrere del tempo,
e più sprofondavamo in quell'abbraccio interminabile, più le ore diventavano minuti,
e ogni istante svelava un granello
di eternità.
Ci baciavamo con le mani,
sul collo, lungo la schiena,
le dita come navi su quell'oceano di pelle di seta,
che al passaggio lasciavano onde che si espandevano,
s'incontravano,
si fondevano.
Ci baciavamo e non ci accorgevamo del mondo fuori, ché l'universo l'avevamo dentro,
e lo ammiravamo
e lo stringevamo
e ci baciavamo.

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Commenti
Scritto bene, coinvolgente e curato questo tuo testo!


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Beh, ne è passato di tempo dall'acrostico sul bacio.
E ho tenuto fede alla promessa di rileggerti.
Bella opera, complimenti!
Un saluto
E ho tenuto fede alla promessa di rileggerti.
Bella opera, complimenti!
Un saluto


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