POESIA

Non ho visto abbastanza del mare.
Mi stancava la sabbia, sfumava
l'acqua nel nulla più chiaro.
Sullo scoglio osservavo dell'onda
un richiamo sul viso, gocce
di sale cadute, sosta di
sangue del cuore.
Lievi impulsi, ultimi fili
forse, di ansia latente.
Tra i capelli scostavo
ricordi e lento il battito
si rallentava.
Non ho visto abbastanza
del mare mi dissi, così
del corpo ne feci marea.
Gridavano i granchi rosati,
sentivo le voci allarmate.
Di squame le gambe, nell'acqua
avvolte in un grumo di pace,
una quiete sorretta da ali
e piume pernici di mare,
becco a sfiorare un velo
sull'acqua.
Non ne avrò mai abbastanza
del mare, non ne avrò mai
abbastanza dello stridere
alto del falco.

Poesia scritta il 19/10/2025 - 12:41

Da Anna Cenni

Letta n.225 volte.

Vi ringrazio molto!

Anna Cenni 21/10/2025 - 22:09

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Intensa e meravigliosa

Mary L 21/10/2025 - 21:37

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Del mare, simbolo di grande mistero, non tutto è decifrabile se non prima si arriva a contezza del mistero del nostro esistere. Bella e poderosa nel suo incedere, ciao

Francesco Scolaro 21/10/2025 - 09:37

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Grazie davvero, un abbraccio MariaAngela!

Anna Cenni 19/10/2025 - 18:21

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Non ho visto abbastanza il mare… e forse non l’ho sentito abbastanza. Questa poesia mi ha toccato profondamente: il grido dell’anima, che si fonde con quello dell’acqua, che lentamente si fa pace. È difficile raggiungere quella quiete, quei luoghi soavi che sembrano risorgere dal cuore. Un testo intenso, meraviglioso, che emoziona profondamente. Grazie per aver condiviso emozioni così autentiche e profonde. Un caro saluto.

MARIA ANGELA CAROSIA 19/10/2025 - 13:31

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