Racconto scritto il 01/01/1970 - 01:00
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Commenti
Mi fa sorridere l'immagine di GIANCARLO con un berrettone con i pon pon e gli occhialoni che si commuove ai ricordi di gioventù,letto con piacere,molto bello,nostalgia di quegli anni spensierati,eccellente,serena notte
genoveffa 2 frau 29/01/2015 - 00:10
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Giancarlo, devo scappare , copia incolla e domani esprimo il mio giudizio, intanto buona serata amico mio
salvatore alvaro 28/01/2015 - 20:23
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Caro Gian, tra le cosa più belle che si ricordano, nella vita, ci sono i ricordi dell'infanzia. Tempi, per noi bellissimi perchè erano tempi, oltretutto, di sincerità, onestà, rispetto, sentimenti che ci forgiavano: oggi un pò meno, visto che scarseggiano.
Tu esprimi al meglio quelli che erano gli stati d'animo di quell'età ed io
ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Ciao...
Tu esprimi al meglio quelli che erano gli stati d'animo di quell'età ed io
ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Ciao...
Gio Vigi 28/01/2015 - 19:08
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L'ho letto con molto piacere, come sempre. A me piacciono molto i racconti autobiografici... mi emozionano, mi sembra di viverli.
Bravissimo Giancà!
Bravissimo Giancà!
Paola Collura 28/01/2015 - 18:55
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TASSELLI CHE RICOSTRUISCONO IL PASSATO... RACCONTO E POESIA IN UN CONNUBIO STRAORDINARIO...
Rocco Michele LETTINI 28/01/2015 - 18:13
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Tema questo a me molto molto caro...sto scrivendo un libro di racconti della mia infanzia e giovinezza, quindi puoi ben capire quanto mi affascini l'argomento. Molto ben scritto, coinvolgente, scorrevole e con alcune osservazioni esistenziali assai profonde. Sono contento di essermi iscritto a questo sito. Bravo.
. Focus 28/01/2015 - 17:48
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Ricordi che accompagnano anche la mia memoria e che hanno un sapore unico e speciale, come gli amici che erano inseparabili compagni di giochi. Tempi, luoghi e natura ormai cambiata, restano le righe pregiate come quelle tue Giancarlo. Lodi infinite.
Paolo Ciraolo 28/01/2015 - 16:31
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Un bel vagabondare il tuo a raccogliere testimonianze di vita per poterle così bene raccontare.Sempre molto piacevole leggerti.Ciao
Claretta Frau 28/01/2015 - 16:28
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Caro Giancarlo, ti leggo e rivedo me stesso bambino. Sono ricordi di una realtà molto più umana di oggi, che nessuno potrà mai capire perché la stessa realtà è cambiata in maniera molto veloce e, forse, anche distruttiva. Sempre bravo e profondo!
Salvatore Linguanti 28/01/2015 - 15:43
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