Quanto ammiro ora il tuo tacere,
oh nera Venere da cui fuggii.
Orfano del dolore che non mi donasti
e del mio amato stagno
che non riflette più soltanto beltà.
oh nera Venere da cui fuggii.
Orfano del dolore che non mi donasti
e del mio amato stagno
che non riflette più soltanto beltà.
mf
Poesia scritta il 07/03/2019 - 00:52
Letta n.878 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella, riverbera Narciso.
Antonio Girardi 07/03/2019 - 14:18
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Si, mi piace.
Massimo Tovagli 07/03/2019 - 13:15
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Si, mi piace.
Massimo Tovagli 07/03/2019 - 13:15
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Elegante
Breve, ma intensa
In una parola, splendida
Breve, ma intensa
In una parola, splendida
laisa azzurra 07/03/2019 - 08:11
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Abbiamo due stili diversi ma il tuo è suadente. Mi piace.
Ernesto D'Onise 07/03/2019 - 07:59
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