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QUALCOSA STA CAMBIANDO

Le istruzioni sono:

Un uomo (o una donna) è seduto sulla panchina di un parco. È giorno di festa ma lui pensa con tristezza alla propria vita. Si avvia quindi verso casa ma qualcosa sta per succedere. Scrivere una storia su questo tema…. quale è stata la vita del protagonista e cosa gli succederà…


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IL CAMBIAMENTO INTERIORE

In una fredda giornata d’inverno, nel periodo prenatalizio, in un parco di una grande città un uomo sulla sessantina sedeva dignitosamente su una panchina,si poteva definire un homeless ma non dava l’impressione di un emarginato. Un barbone scarmigliato lo avvicinò e dopo averlo fissato per bene gli chiese :- Ehi amico mi posso sedere!? – Poi raccolse una cicca e pensando di fare cosa gradita gliela offrì -: No grazie. – Fu la risposta….- E perchè? – di rimando :- E’ sporca! – Il barbone non la prese bene e bofonchiò :-Abbiamo un Principe – Leonard non si scompose i suoi occhi erano assenti i pensieri andavano a non molto tempo fa quando occupava un posto nella vita sociale ed era arrivato a guadagnare denaro e onori. Ma il destino era stato crudele nel giro di poco tempo aveva perso tutto, soldi, amore, e rispetto solo la dignità ancora non lo abbandonava. Girovagava per le strade in cerca di un lavoro, ormai la sua casa era vuota si era impegnato tutto, vi rientrava solo perché c’era un tetto per ripararsi e dormire la notte. Quello che era toccato a lui a ben 50mila persone era stata riservata la stessa sorte. Allontanato, scansato come se avesse la lebbra non faceva più parte degli integrati, la gente si rifiutava di vederlo e lui andava alla deriva, con lo sguardo assente rimasto ai tempi d’oro della sua ascesa. Dai suoi occhi non scendeva una lacrima l’incontro casuale con il barbone faceva evidenziare la diversità dei due, dalle personalità completamente differenti unica cosa in comune era la povertà.Le ore passavano e il nuovo amico Max tirò fuori da una grande tasca una bottiglia, una mistura che doveva essere alcool puro e qualche altra micidiale schifezza. Leonard ne bevve un sorso per farlo contento, il fuoco che generò nello stomaco lo riscaldò e lo svegliò dal torpore e dall’inedia. Riprese, le forze decise di avviarsi verso casa e rivolto all’amico lo chiamò :- Max,alzati… io vado a casa. – Ma il poveraccio l’aveva bevuto tutto quel veleno e si era sprofondato sulla panchina. Si faceva notte le strade erano vuote le ultime luci si spegnevano una dopo l’altra, la gente diradava. Leonard si fermò in una panetteria prese del pane e un cartone di latte appena in tempo…Sulla strada del ritorno a casa sentì dei guaiti provenire da dietro un lampione, era un cagnolino un bassotto, tremava. Lo prese in braccio e notò che era pulito,ben nutrito ed aveva un collare costoso e una medaglietta con su scritto un indirizzo. Era davvero carino un pensiero tenero di un ricordo lontano gli attraversò la mente. Come un uragano si sentì addosso Max che l’aveva raggiunto e con un ghigno gli disse :-Ehi amico che fortuna…dai dammelo conosco un posto dove ce lo pagano bene. E’di razza non vedi! – Leonard si liberò dalla stretta e alzando il pugno verso il clochard a denti stretti gli fece capire che doveva andarsene via. Guardò la bestiolina che aveva smesso di lamentarsi questo era il suo giorno fortunato perche aveva incontrato una brava persona. Leonard si dirigeva all’indirizzo del collare. Era una casa di lusso, in un quartiere di ricchi, la signora che aprì la porta ci mancò poco che svenisse, quel cagnolino era per lei come un figlio. Elargi una generosa ricompensa e non solo, lo invitò ad entrare e a rimanere a cena. I modi educati ed eleganti di Leonard convinsero la donna a proporgli un lavoro proprio nella casa, come maggiordomo, era tempo che ne cercava uno. Finiva l’anno e il nuovo avrebbe portato serenità nella sua vita. L’onesta e la voglia di lavorare fanno di un uomo invisibile,un uomo rispettabile.


Mirella Narducci




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Scrittura creativa scritta il 08/11/2016 - 22:55
Da mirella narducci
Letta n.1132 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


RICCARDO...non preoccuparti per i tuoi doppi o tripli commenti...se il numero dei suddetti potesse far vincere la prova di scrittura che ben vengano
Tranquillo mi fa piacere in egual modo lo prendo come bis + un ter! Ciao

mirella narducci 11/11/2016 - 17:58

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Scusami, ma tutte le volte che faccio un commento ne vengono pubblicati tre!

Riccardo Falcini 11/11/2016 - 03:59

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Riccardo Falcini 11/11/2016 - 03:57

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Riccardo Falcini 11/11/2016 - 03:57

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P.S. - Si prega, voler esprimere un giudizio, sulla mia proposta PREPARIAMOCI A SFIDARCI (Voce RACCONTI – Sezione OPINIONI), anche negativo. Grazie.

Rocco Michele LETTINI 10/11/2016 - 16:02

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MARY...Grazie di avermi letto e dei complimenti un abbraccio forte...notte.

mirella narducci 09/11/2016 - 22:38

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MARIA...Si, potrebbe essere una favola, come questi scenari di guerra visti in tv come gli orchi che uccidono donne lontano da noi o catastrofi naturali che non ci sfiorano. Eppure esistono ma non vissuti sulla pelle sembrano brutte favole. Purtroppo i senza tetto aumentano e le cause sono diverse...Concludo con la speranza che cambi qualcosa, nel mondo e che ci sia una vita buona per tutti. Grazie per la tua riflessione notte.

mirella narducci 09/11/2016 - 22:36

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un racconto scritto bene, molto coinvolgente con un finale positivo sei brava un abbraccio

Mary L 09/11/2016 - 21:02

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Mirella cara un racconto scritto con la tua innata maestria.


Già....è proprio una "favola" e si nota soprattutto nel finale.

Comunque racconto molto bello e curato nei dettagli e con tanta speranza .
La bontà dovrebbe essere ripagata sempre, ma il più delle volte sono proprio i buoni a fare i conti con la parte più ardua della vita..Sperando che un giorno possa diventare realtà trovare un lavoro.


A te cpmplimenti
e un abbraccio grande e un bacione


Maria Cimino 09/11/2016 - 20:27

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FRANCESCO...mi fa piacere del tuo giudizio positivo...Io i racconti non riesco a farli molto lunghi cerco di condensare facendo entrare tutto in modo adeguato....Poi non voglio spaventare il lettore che ha sempre poco tempo ah ah ah ah Ma soprattutto perche ho poca esperienza nello scrivere novelle. Ciao e grazie

mirella narducci 09/11/2016 - 19:41

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Arrivano sensazioni positive, non solo dal lieto fine.. Un bel racconto

Francesco Gentile 09/11/2016 - 19:24

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ANDREA S. infatti questa storia ha un lieto fine ma oggi come dici tu è"una favola trovare un lavoro" è dura caro Andrea per molti. Bisogna darsi da fare per vedere il bicchiere mezzo pieno...( che significa accontentarsi di quello che si ha.)E sempre con onestà, nel commercio ripaga sempre... Ciao grazie del commento ciao

mirella narducci 09/11/2016 - 19:02

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che dirti per il finale sembra più una favola che un racconto ,oggi trovare un lavoro...,complimenti e saluti

andrea sergi 09/11/2016 - 18:05

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ILARIA....penso che dovrà cambiare, magari ritornare alle origini lavorare la terra che vuole braccia e sudore e molti fronzoli del nostro vivere sparirebbero. Ci vogliono cose vere per sfamare tutti ( I computer...non si mangiano!!?) Ciao e grazie per il commento

mirella narducci 09/11/2016 - 14:47

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LAISA....grazie quanto fervore... sei un cinemascope ah ah ah ah l'effetto è bellissimo Ciao un abbraccio

mirella narducci 09/11/2016 - 14:39

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ANTONIO...limitiamoci alle poesie, il racconto è troppo complesso...e poi io è da poco che mi cimento a scriverli....La poesia mi emoziona di più....Ciao felice giornata

mirella narducci 09/11/2016 - 14:36

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LORIS....Ormai si cominciano a vedere da tutte le parti. Gli indigenti non sono soltanto quelli con gli stracci addosso, ma persone colpite da calamità naturali e fattori esistenziali complessi, persone che non stenderebbero mai la mano per un elemosina. Sono loro che andrebbero aiutati in uno stato civile. Grazie della tua presenza ciao

mirella narducci 09/11/2016 - 14:31

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ROCCO....mio grande estimatore grazie. Per me il tuo commento è come un premio....Almeno per l'impegno che ciò messo a scriverlo.....Ciao buona giornata

mirella narducci 09/11/2016 - 14:22

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Molto profondo e significativo con una chiusa piena di speranza e amore!

Ilaria Romiti 09/11/2016 - 14:20

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sono tridimensionale

laisa azzurra 09/11/2016 - 14:15

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Bella Mirella
molto tenera...una favola dei nostri tempi

laisa azzurra 09/11/2016 - 14:10

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Bella Mirella
molto tenera...una favola dei nostri tempi

laisa azzurra 09/11/2016 - 14:08

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Bella Mirella
molto tenera...una favola dei nostri tempi

laisa azzurra 09/11/2016 - 14:07

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Mannaggia a te ora dovrò scrivere un racconto a quattro mani ma io mi diletto a scrivere solo poesie.come facciamo?Mirella ma sei anche una brava scrittrice perché il tuo racconto é molto bello.brava.

antonio girardi 09/11/2016 - 14:00

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Bellissimo racconto.
Chissa quanti... bella storia e ben scritta. Ciao Mirella.

Loris Marcato 09/11/2016 - 13:43

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UN ELOGIABILE RACCONTO DALL'OSSERVAZIONE DI CHIUSA ESPRESSIVAMENTE SAGGIA...
LIETA GIORNATA MIRELLA.
*****

Rocco Michele LETTINI 09/11/2016 - 09:47

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