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Lei

Lei è stato il termine di paragone per ogni donna nella mia vita,
era ardua l'impresa,
nessuna poteva essere bella quanto lei,
perché lei era bellissima,
di una bellezza che non aveva mai il tempo di truccarsi e che cercava sempre l'abito più comodo, si, ma per stare a casa...
Per quanto brava e disponibile, nessuna era dolce quanto lei, docile anche dopo un raptus rabbioso,
tanto da strapparti sempre un sorriso...
Nonostante le avversità passate, Dio aveva preservato la sua ingenuità,
non di quelle costruite a tavolino, ma di quelle che nessuno sarebbe riuscito a scalfire;
E poi quegli occhi, erano un tuffo nella grotta azzurra, ogni volta che il tuo sguardo aveva la fortuna di incrociare il suo;
Lei era la donna della mia vita, solo che qualcosa andò storto quando cupido faceva i giusti accoppiamenti, o forse no,
semplicemente tra le tante vibrazioni dell'amore, il cuore ogni tanto si piega alla genetica e lei era l'altra parte di me,
lei era mia Sorella!


Gaetano Pecoraro




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Opera scritta il 04/03/2016 - 00:01
Da Gaetano Pecoraro
Letta n.947 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Interessante descrizione di una donna con sorpresa finale. La prosa è abbastanza fluida. Verso la fine, non sarei passato alla seconda persona. Avrei sempre parlato "dello sguardo di lei".

Giuseppe Novellino 04/03/2016 - 18:34

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una dedica che ti onora e la eleva pel suo amorevole animo...
LIETO MERIGGIO.
*****

Rocco Michele LETTINI 04/03/2016 - 15:59

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Mi dispiace, una grave perdita.
La dedica da te forgiata mostra l'amore fraterno che credo lei abbia capito e condiviso. 5*

salvo bonafè 04/03/2016 - 14:58

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