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la lingua e come un timone

Quante volte e capitato di dire cose che non pensavamo! O di parlare senza ascoltare… magari alzando anche il tono della voce. Tutti noi dobbiamo onestamente ammettere, che si deve fare un vero sforzo per controllare la nostra lingua.
Si, la lingua è un organo prezioso che ci permette di parlare, ma che spesso viene usata male. Molti se ne servono per mentire, calunniare, rovinare la reputazione.
Morte e vita sono in potere della lingua,... spesso fa sentire la sua presenza, e influenza vantandosi di grandi cose, sia nel bene che nel male.
La lingua e come un piccolo fuoco, che se, è alimentata da impulso come ira, odio, eccetera… ha la capacità di provocare indicibile danno... basta una scintilla per incendiare una foresta. Ma come può un piccolo membro fare così tanti danni, o spegnere un incendio?
Immaginiamo una nave: lei è soggetta alla forza di venti e onde impetuose! eppure non sono queste forze potenti a determinare la rotta della nave, ma: è la posizione del timone abilmente maneggiato dal timoniere. il timone, e minuscolo in paragone alla nave, ma può essere impiegato e diretto per fronteggiare tali forze... ho lasciarsi andare alla deriva con conseguenze disastrose.


Spesso si dimentica che la lingua e lo specchio che ci riflette… sia che siamo bugiardi o che siamo onesti: possiamo nascondere per un po’ una bugia, poi sarà la lingua stessa a tradirci, e umiliarci.
Per nessun uomo è stato mai facile domare la propria lingua… ci vuole molta padronanza per tenerla a bada.


Come ho già detto la lingua ha il potere di ferire, di scavare crateri enormi dentro noi… e a volte ci fa anche riflettere... mettendoci in discussione con la nostra stessa coscienza! altre volte ci esalta, colorando la realtà con .parole che scaldano il cuore più di un abbraccio… come le parole d'amore, di dolcezza! quelle di cui quasi ci si vergogna a pronunciarle... a persone che si vuol bene.
Mentre le parole dette per niente quelle che non dovrebbero toccarci ma che dovrebbero scivolare lentamente lungo il fiume della nostra indifferenza! Rimangono.
Per questo non mi piace chi parla senza sapere, chi ostenta linguaggi da manuale, non mi piace chi vende fumo pur di riempire il vuoto della propria cattiveria con parole più taglienti.


Se imparassimo a considerare la parola come un grande dono: saremmo i primi a vivere bene… perché non ce pentimento a una parola detta con sincerità.




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Opera scritta il 21/08/2016 - 19:56
Da donato mineccia
Letta n.1257 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Una bella riflessione il tuo racconto Donato che approvo pienamente...
A volte basta un po di sensibilità e meno cattiveria...per riflettere e parlare senza ferire e tanto amore!
Ciao buon pomeriggio

margherita pisano 22/08/2016 - 15:40

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Ciao caro Donato,
molto profonda la tua riflessione.
La parola può essere un coltello tagliente o una carezza infinita, dipende dal nostro cuore. Le parole delle tue poesie sono sempre ricche d'amore
Grazie per la profonda riflessione
Un abbraccio e buona serata domenicale
Nadia
5*

Nadia Sonzini 21/08/2016 - 22:06

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