Il tuo corpo di donna, bianco come latte,
mi svago tra montuose colline e cosce bianche,
somiglianza con il mondo, i turgidi glutei.
Il mio corpo rude di peli e muscoli ti cerca,
scava in te la tua innata dolcezza e le tue voglie,
come un minatore aprii in te quel tunnel.
Donna da me fuggivano gli uccelli al mio passare,
in me irrompeva la notte con potente invasione,
ogni essere umano mi scansava dalla sua visione.
Donna! Per sopravvivere alla mia persona,
ti forgiai con il fuoco come si fa con la spada,
come ferro di cavallo ti piegai al mio volere.
Ma viene l'ora della tua vendetta, or che ti amo,
pelle di latte, fui avido e fermo nel mio concetto,
or mi neghi il tuo corpo, con gli occhi assenti.
Ah il tuo corpo qual rimembranza, quanto mi manca,
ah la tua voce vellutata, triste, di sublime dolcezza,
corpo della mia donna, resterò nella tua grazia?
Mia fame e sete cavata, mio piacere senza limite,
mio cammino di vita,
quale svago o piacere, mi rimane se non te, mia infinita.
imitando male”: Pablo Neruda
Opera scritta il 30/08/2016 - 12:23Voto: | su 4 votanti |
antonio girardi
30/08/2016 - 22:49 Bravo Poeta, ciao.
Loris Marcato
30/08/2016 - 22:28
ANNA BAGLIONI
30/08/2016 - 21:40
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI
30/08/2016 - 20:57

mirella narducci
30/08/2016 - 19:27
5*
Mary L
30/08/2016 - 16:27 Lieto meriggio.
*****
Rocco Michele LETTINI
30/08/2016 - 15:47 MARIA PIA

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI
30/08/2016 - 14:20 
Maria Pia Perrotta
30/08/2016 - 14:14



