OPERA

Raccolti i sandali
non fu più vero nulla,
naufragavamo spersi
come dopo un inganno.
Si allontanava il sole
e ci sembrò un dispetto.
Precipitava l' ombra sui mattoni
segnando il tempo dell' equivoco,
mentre che svigorivano
parole assieme alle figure.
Chi credevamo d' essere,
vestiti a fiori
rumoreggianti e audaci?
E non consolazione
venne dall' attardarci
a chiudere le pagine.
Ritraemmole piante
ed accostammo i vetri
sulla notte pagana
e la domenica infinita.

Opera scritta il 09/10/2016 - 02:52

Da luciana prisciandaro

Letta n.1252 volte.

Profonde sensazioni emergono leggendo questo reset delle emozioni... che sfumano in una velata malinconia. Uno stile nel verseggio poetico molto piaciuto, davvero notevole.

Francesco Gentile 09/10/2016 - 19:05

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MOLTO BELLA PIENA DI EMOZIONI BRAVA

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 09/10/2016 - 18:17

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Una piacevole poesia che porta a sì riflessivo meditare.
Resettare? L'inizio, d'altro diverso!
Sereno meriggio, Luciana.
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Rocco Michele LETTINI 09/10/2016 - 15:22

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bellissime parole che arricchiscono una grande poesia,complimenti!

andrea sergi 09/10/2016 - 12:53

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Eravamo quel che siamo
Siamo oggi pianta, germoglio di ieri
E benvenuta l'audacia
Peccato averla abbandonata a ieri
Bellissima

laisa azzurra 09/10/2016 - 12:32

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Ciao Luciana la tua poesia piace anche a me.

Un reset pieno delle tue emozioni e sensazioni che con originalità hai saputo descrivere.

A te complimenti e buona domenica

Maria Cimino 09/10/2016 - 12:14

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E' molto particolare, un bello stile molto incisivo...Mi piace

Sabry L. 09/10/2016 - 12:06

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