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IL CORAGGIO DI GUARDARSI DENTRO

“La vidi correre verso di me. Protetta dall’ombra del palazzo accanto. L’avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un’idea indecente che non potevo permettermi.”Professore di lettere davo lezioni pomeridiane a tre studenti che volenterosi approfittando della mia disponibilità per due ore pendevano dalle mie labbra. Quel pomeriggio pioveva a dirotto, si era scatenato l’inferno, dei ragazzi mancava Melissa la sola fanciulla che era la più attenta e disciplinata. Era molto carina, educata un’ alunna esemplare….Questo era il giorno dedicato ai classici, si parlava di scrittori moderni e del passato. La fronte alta di Umberto si distingueva da quella di Giacomo capellone esistenzialista sempre pronto a ribattere e a contestare tutto. – Bè ragazzi li apostrofai con veemenza :- Voi dovete scrivere per sedurre il mondo….dovete scavare nei sentimenti, se volete scrivere, dovete trasmettere qualcosa di vostro che diventa poi di tutti. Imparate a rubare il tempo del vostro lettore, ma dovete essere convincenti, dovete sedurre chi entra nelle vostre pagine, dalle sole parole imparerà a conoscervi.- Mi guardavano interessati penso che aspettassero la soluzione al problema di come fare una buona scrittura e sapere da dove iniziare. Fuori la pioggia scrosciava sembrava si fosse aperto il cielo e il pensiero andava a quel posto vuoto…a Melissa chissà se la furia del temporale l’aveva sorpresa per strada ed ora magari si trovava fradicia come un pulcino, con la sua pelle candida sporca di fango probabilmente piangente. La voce di Umberto mi distolse da quel pensiero. – Prof io ho l’ansia della pagina bianca, mi blocco perchè? E’ comprensibile risposi:- Il segreto sta nel liberarsi dell’ansia, non pensare alla completezza del racconto che vuoi scrivere, metti giù le parole di getto fai correre la penna che va da sola, poi alla fine assembli la storia che nel frattempo ha preso forma, è un mio consiglio non so quanto possa valere per tutti.La scrittura è un esercizio che stanca, ma se l’amate diventa un piacere. La lezione continuò con le letture di alcune poesie e la correzione di un riassunto. In un momento di pausa mi avvicinai alla finestra nessun passante, l’acqua calava dai muri come una cascata, chissà Melissa dove era, questo pensiero mi tormentava, forse mi ero innamorato l’avrei voluta tenere fra le braccia e riscaldare. Era molto bella ed anche molto più giovane di me, da subito mi aveva ispirato simpatia, perchè era sempre gentile nei miei riguardi. Le due ore trascorsero e i ragazzi erano gia pronti ad uscire,il cielo era livido, una lama di luce rifletteva sui vetri, non pioveva più. Uscito dal portone… Melissa era li davanti a me ansimante, in penombra, non era per niente bagnata,le sorrisi ormai rassicurato l’accompagnai nel caffè dove si era rifugiata, in quelle due ore di pioggia, presi un doppio scotch whisky per scacciare le false illusioni che avevo accarezzato per tutto il tempo della lezione e tutto tornò alla normalità, parlammo di ogni cosa scherzando come due vecchi amici.



Mirella Narducci




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Opera scritta il 10/10/2016 - 12:01
Da mirella narducci
Letta n.1163 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


ANNA...sogniamo tutti ma l'importante è svegliarsi dal sogno....ma questo ci pensa la realtà. Grazie della tua presenza
ci tengo molto. Notte.

mirella narducci 10/10/2016 - 22:25

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ROMEO...evidentemente non sei uno scrittore, non ci trovo niente di strano scrivere al maschile, molte scrittrici affermate hanno questa abitudine. Poi a volte lo richiede anche il racconto stesso.Io invece non capisco perche ti limiti a mettere le faccine senza lasciare un commento una critica...Bè se ti fanno tanto impazzire fallo questo sito è bello anche per questo...

mirella narducci 10/10/2016 - 22:19

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E chi non ha mai sofferto di sogni pindarici?... Bel racconto, piacevole lettura! 5*

ANNA BAGLIONI 10/10/2016 - 22:04

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...Continuo a non capire perchè ti piace scrivere al "maschile"...proprio non capisco... mi piace da pazzi mettere le faccine...

romeo cantoni 10/10/2016 - 20:09

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MARIROSA....grazie per la tua visita, i commenti sono sempre graditi Ciao felice settimana

mirella narducci 10/10/2016 - 19:53

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Scrittura molto ben scritta e scorrevole. 5*

Marirosa Tomaselli 10/10/2016 - 19:45

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ANDREA SERGI...grazie era questo che volevo sentire....che il racconto fosse di facile e scorrevole lettura....Ciao

mirella narducci 10/10/2016 - 17:57

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bel racconto talmente scritto bene che l'ho letto in un attimo ,complimenti!

andrea sergi 10/10/2016 - 17:29

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ROCCO...abbraccio il tuo elogio e poi te... GRAZIE

mirella narducci 10/10/2016 - 15:23

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Un estratto di vita vissuta... non certo nella coerenza... che tu hai saputo firmare oculatamente.
Il mio elogio Mirella.
*****

Rocco Michele LETTINI 10/10/2016 - 15:19

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ILARIA...grazie per questo commento a sostegno di questa mia prova creativa.
L'incipit indirizzava verso qualcosa di preciso...spero di essere stata conforme al tema richiesto. Ciao

mirella narducci 10/10/2016 - 15:12

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Originale, specialmente nel finale e ben scritta!

Ilaria Romiti 10/10/2016 - 14:11

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