OPERA

Si agitano le chiome
nell’aria del tramonto
mentre l’etra di rame,
noncurante del vento,

è una volta immobile,
quasi fosse il dipinto
d’un artista; un abile
tratteggio variopinto

delinea lontane vette,
colli adorni di verde,
una guglia ove batte
la campana che arde

al fulgore del vespro
e il rio, prima azzurro,
che rende fulvo l’aspro
suo greto; il sussurro

delle vicine betulle,
il loro dolce stormire,
riempie l’intera valle
di quiete e di amore:

dove l’uomo è nato,
dov’è stato bambino,
lì un elastico tirato
durante il cammino

della vita, lo porterà
nuovamente, a ritroso;
lì la terra l’attenderà,
lì solo troverà riposo. . .

Opera scritta il 27/10/2016 - 12:57

Da Paolo Madaschi

Letta n.994 volte.

Il cammino della vita tra immagini molto ben espresse. Gavvero bella

Sabry L. 27/10/2016 - 21:09

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Bella e molto riflessiva.

Complimenti.

Maria Cimino 27/10/2016 - 20:52

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Bella, riflessiva letta con vero piacere 5*

donato mineccia 27/10/2016 - 20:02

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bella rime perfette

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 27/10/2016 - 18:36

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belle rime per una bella poesia,saluti

andrea sergi 27/10/2016 - 17:55

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A me sembra che ognuno di noi rimanga attaccato al suolo natio e solo lì possa trovare riposo. Tanti poeti parlano con nostalgia del loro luogo di nascita, che sperano un dì di poter rivedere...ed è una giusta nostalgia, la tua, perchè è vero che solo dove si hanno le radici, solo lì si tende a ritornare...per trovare la pace.

Teresa Peluso 27/10/2016 - 17:02

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Un messaggio da declamare... in auree quanto riflessive quartine.
Lieto meriggio, Paolo.
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Rocco Michele LETTINI 27/10/2016 - 16:55

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splendida
torneremo a toccar la terra che ci ha visto nascere
5* ed anche più

laisa azzurra 27/10/2016 - 14:36

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bella e ben scritta 5*

SILVIA OVIS 27/10/2016 - 14:18

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l'ineluttabile ritorno alla terra al quale non ci si può sottrarre.Bella e profonda poesia.5*

antonio girardi 27/10/2016 - 13:39

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