OPERA

La Sacra fatica
di restare sola
urlando rabbia.
Ascoltata solo da Dio
in assorta compagnia
di un cielo stellato.
Perdo i pensieri
come un fiume in piena
ingorgano la gola
spezzano il respiro.
Fogli bianchi
scritti senza inchiostro
nel seme della vita
dai morsi delle parole.
Vince il tempo
con un vago sorrisetto
sul volto dell'oscurità.
Fermandosi a far pagare
il conto
senza frenesia
con rancore e ingiustizia.

Qualcosa di misterioso.
Nel profondo
vedo il pulviscolo
dell'abbraccio
dell'infinita indignazione.

Opera scritta il 20/03/2017 - 11:24

Da Eugenia Toschi

Letta n.977 volte.

Grazie di cuore Loris

Eugenia Toschi 20/03/2017 - 23:51

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Forse è quel qualcosa di misterioso
che ci permette di vivere ostinatamente.
Versi che fanno pensare...
Buona serata Eugenia.

Loris Marcato 20/03/2017 - 23:06

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Grazie di cuore a Paolo e Giancarlo
Felice serata!

Eugenia Toschi 20/03/2017 - 18:45

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schiaffo.... quasi urlare in silenzio...
forte intensa.... caffè amaro che sveglia...
stupenda
grazie
bello leggerti

Paolo Pedinotti 20/03/2017 - 18:41

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bella poesia

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 20/03/2017 - 17:57

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Grazie Margherita

Eugenia Toschi 20/03/2017 - 17:01

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Intensa e splendida poesia, dove si nasconde il mistero sarà fonte continua di sorpresa!5* Ciao Eugenia

margherita pisano 20/03/2017 - 16:23

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Anche a te una buona settimana...

Alessia Torres 20/03/2017 - 15:31

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Grazie Alessia Felice settimana.

Eugenia Toschi 20/03/2017 - 15:01

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Uno sconforto espresso in modo graffiante e che trasmette anche un gran bisogno di rivalsa... un grido liberatorio che va oltre il visibile...
Efficacissimi versi!

Alessia Torres 20/03/2017 - 14:54

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Grazie Rocco Michele! Buon pomeriggio.

Eugenia Toschi 20/03/2017 - 13:41

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Un esplicito seguitato poetico che ci riporta al mistero del dopo terreo percorso.
Chiara quanto riflessiva, Eugenia.
Lieto meriggio.
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Rocco Michele LETTINI 20/03/2017 - 13:35

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