OPERA

Oltre

Che senso ha
sedersi sulla sponda del mare
ed ammalarsi di tristezza
e di malinconia?
Una forza irresistibile
mi porta via,
oltre lo spazio, oltre il tempo
ed io languo di nostalgia.
La mia vita è lassù,
oltre le nuvole,
oltre quel cielo,
oltre l'uragano,
che mi ha travolta un dì,
portandoti con sé
nei cieli azzurri
dell'eternità.
Il tempo fugge
come un fiume in piena:
mi trascina con sé,
verso il futuro.
Mi aggrappo ai sogni...
Tutto ormai è lontano,
avvolto dal desiderio
e dalla malinconia.
E mentre langue il mio cuor
di nostalgia,
guardo oltre il tempo,
oltre ogni realtà.
Oltre lo spazio
c'è la nostalgia,
che unisce i nostri cuori
in un abbraccio.
Guardo oltre il mare,
oltre l'orizzonte...
oltre la vita...
oltre il nostro addio.
Ti chiudo nel mio cuore
ed è l'oblio

Opera scritta il 24/06/2018 - 21:00

Da Teresa Peluso

Letta n.1004 volte.

Versi struggenti che ripercorrono sentieri ove la vita ha lasciato le impronte ove i ricordi mordono la mente ove la contemplazione è sofferenza. Tutto è mistero quello che ci circonda e noi viviamo nel mistero, enigma che forse un giorno scopriremo la trama......Molto apprezzata, complimenti

Francesco Scolaro 26/06/2018 - 12:06

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Guardare oltre è sempre il modo per riappropriarsi, seppur solo spiritualmente, di ciò che il cuore vuole con sé.....
Oltre il visibile c'è sempre l'essenza di ciò che amiamo!
Molto bella quest'opera che spazia nell'amore racchiuso nelle bellezze della vita<!

Alessia Torres 26/06/2018 - 00:21

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TERESA....Non c'è oblio che tenga quando si è trascorsa una vita nell'amore di colui che con te l'ha divisa....lasciati trasportare dalla corrente del fiume alla fine troverai il delta che ti congiungerà a chi mai hai dimenticato.

mirella narducci 25/06/2018 - 10:05

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