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MADRE

Ciao madre,
sono passati 40 anni da quando
mi avevi in grembo
il primo figlio la prima emozione
Il primo pannolino....
Questo ometto forse è diventato uomo
questo stupido ragazzo aveva dei sogni
nel cassetto voleva volare, ti ricordi?
Sai forse il suo sogno più grande non lo ha mai realizzato.
Al giro di boa
la macchina è stanca
sono ancora qui
sulla soglia dei miei 40 e
stringo fra le mani ancora i sogni
da bambino.......
Il tempo cura tutto dicono
ma il tempo logora, sbiadisce e invecchia
foto e persone....
Qui seduto sull'orlo de precipizio
intono la mia vita al giro di do
Ma nel cimitero
dei miei sogni
porto una rosa nera
sulla lapide dell'uomo spento nella memoria, ormai il suo ricordo
è sbiadito dal tempo,
ricordo poco di me.
Ora la voce soffocata
dal fumo di sigaretta
capelli sciolti sulla schiena e
occhi spenti.....
Porta sempre nel cuore
il ricordo di quel figlio puro
che ora non sono più
grazie Madre.....



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Opera scritta il 28/11/2018 - 13:38
Da okrimij 78
Letta n.1245 volte.
Voto:
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Commenti


Un corpo vivo in una mente spenta...molto complicata e triste.

santa scardino 29/11/2018 - 21:56

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Tristissima...
Mi chiedo, ti chiedo...perché?

laisa azzurra 28/11/2018 - 16:58

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