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Uno spioncello dallo spioncino

Ieri sera mi sentivo così stanco
che ho pensato
di affidarmi a un pediluvio.
L’acqua calda e il sale,
e un decotto di fiori
di camomilla con il loro effluvio
hanno innescato un volo pindarico.
Due petali bianchi e una barchetta
di carta in un impluvio.
In quella pura e libera divagazione
in un’entità che ti somiglia, suoni
alla mia porta in un profluvio
di lacrime; e ti fidi di me.
Insieme, solo tu ed io,
come due linee di compluvio.
E una barca a vela, al largo da tutti.
Nella mia sana alterazione deviante.
Fuori, frattanto, il diluvio.
Guardo lo spioncello dallo spioncino.
In una stigia ebrezza destabilizzante,
origlio il croscio dal displuvio.



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Opera scritta il 09/02/2019 - 21:40
Da Mirko D. Mastro
Letta n.1187 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


ma che bravo
ed anche divertente
c'è tanta dolcezza

laisa azzurra 11/02/2019 - 21:29

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Molto delicata e suggestiva! Bravo, Mastro! Saluti cari!

John Sirrom 10/02/2019 - 09:46

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