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Viatico

Tutto nella città ormai tace
e solo qualche luce flebile
taglia la bruma, assottiglia
e cela dell’oscurità gli spettri.
Incalzati dal mugghiare del
vento, calcano le strade gelide
due sagome strette
nei propri zucchetti.
Lasse nell’incedere
e tra loro
distanti
meno di un palmo,
sentono le caviglie dentro
ai calzari braccate come da cani
nell’ombra, e boffonchiano una
blasfemia celata dietro un salmo.
Un lampione mostra i loro volti
tediosi per la da poco concessa
estrema unzione, e tra le mani
dei prelati un rosario di loppa.
L’aurora ineluttabilmente svelerà
le tenebre e le sue larve, ma la
notte foriera riceverà mio padre
per mano alla Bianca Dama zoppa.



-19 marzo: data abrasa 15 anni or sono




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Opera scritta il 18/03/2019 - 16:48
Da Mirko D. Mastro
Letta n.2428 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


L'atmosfera è grave, come la perdita...

Grazia Giuliani 20/03/2019 - 12:05

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Ombre calde distillano fermenti, scenari che rinascono in un gesto umano, in una cadenza. Ciao Mastro Poeta

GiuliaRebecca Parma 18/03/2019 - 21:41

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Bel testo, Mastro Poeta! Piaciuta!
Anch'io ho avuto un pensiero che mi ha riportato al Nome della rosa!

John Sirrom 18/03/2019 - 21:24

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Le lodi sono vere e sentite. Qualunque sia l'argomento il tuo pregio non cambia. Stupenda poesia per ogni padre che merita.Sei bravissimo!

santa scardino 18/03/2019 - 21:15

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E' stupenda...profondamente.
Colma di significati che lasciano dentro un senso di dolore misto a un senso di inquietudine con accenni di gioia!
Poesia nella poesia!

Margherita Pisano 18/03/2019 - 20:56

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Un’atmosfera suggestiva e d’altri tempi...
Molto raffinata, complimenti.

Mimmi Due 18/03/2019 - 20:48

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...una data
La festa del papà
E quel papà ha lasciato suo figlio e tutti coloro che l'hanno amato.
...Nn so perché, ma ho pensato al nome della rosa.
Più che il tuo dolore, ho letto il prologo di un romanzo d'altri tempi. Bellissima.
Sei bravo,
Null'altro da dire

laisa azzurra 18/03/2019 - 20:25

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