-Ciò un arbero in giardino che me scoccia
e co’ ‘na sega ho provato a segallo.
Però, che lo ripossino ammazzallo,
me potrebbe casca’ su la capoccia.
e co’ ‘na sega ho provato a segallo.
Però, che lo ripossino ammazzallo,
me potrebbe casca’ su la capoccia.
Ma poi la sega, quella gran mignotta,
ha fatto un gran rumore de feraccio,
è zompata e pe’ un po me taja un braccio
doppo s’è spenta e, paffete, s’è rotta.
Stavo a metà, je so’ sartati i denti,
così che so’ rimasto a rosicamme
er fegheto. Tu ciai da consijamme
un artra sega bòna?- -Vabbe’, senti:
te conviene de fa’ ‘na mossa scartra
visto che er lavoro nun cammina,
ma fallo presto e no doman’matina:
Butta ‘sta sega e poi fattene un artra!-
Opera scritta il 27/03/2020 - 17:42Da enio2 orsuni
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Commenti
Sembre sulla breccia in maniera esilarante, ciao


Francesco Scolaro
28/03/2020 - 10:29 --------------------------------------
...Caro Enio birbantello...te ricordi de me ? So cantorom...


romeo cantoni
27/03/2020 - 19:48 --------------------------------------
ENIO... molto maliziosa....Ciao come stai? Un abbraccio


mirella narducci
27/03/2020 - 19:27 --------------------------------------

Francesco Cau
27/03/2020 - 19:26 --------------------------------------
Simpatica,ironica, maliziosa e scritta in modo armonico.
mario Righi
27/03/2020 - 19:05 --------------------------------------
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