OPERA

Nel fondo di un torrente, vanno avanti
i miei lati d’approfondimento
lascio nel vento cenere autorizzata a cadere
per garantire presentimenti o per camminare
su pietre verso il fondo... ma non è facile
genero calma in piena armonia
per guardare il piano dell’acqua, dispiegarsi verso sud
per ammettere imprevisti che mi hanno confuso.
Nell’anno corrente, alzo una pietra
generando una tempesta nella ricaduta
il fondo del torrente decorre con entità naturali
battute dal volo di aquile, alte nel cielo
le stelle in anteprima, possono ricomporre
i pezzi della mia anima ferita,
senza nessuna resistenza
l’allineamento delle pietre nel fondo
interviene in armonia con l’habitat di montagna
forse non c’è niente d’infinito, nelle credenze antiche!
Prima di arrivare vicino a quella pietra
mostrami una località sconosciuta
... c’è qualcuno dietro di noi?
Abbiamo viaggiato tanto
come il canoista che arriva tra le rapide
contemplare la distanza senza una nuova discendenza
ordina solo le colpe dell’infedeltà
anni di attesa per trovare una passione
sono utili per ricordare le circostanze del passato
non tocco i milioni d’anni delle pietre più vicine...
là nel fondo accumulate.
Il passaggio verso ovest può essere intrapreso
senza scuse e senza tornare indietro
ricerco la vita nell’habitat vicino al torrente,
diffondendo la mia progressione verso un’area naturale protetta

Opera scritta il 28/04/2020 - 14:37

Da Riccardo Tubani

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