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Bipolare

Io mi sento di dover scalare
una montagna,
ogni volta che devo tornare
a vivere...
e sembra non essere mai abbastanza
tutto ciò che facciamo
per gli altri,
e il peso enorme
che portiamo
è davvero troppo
a volte inspiegabile.
È tutto un ricominciare,
un cerchio indefinito
che deve ripetersi
in un'incomprensibile
gioco alla resistenza
e alla ricerca della felicità.
Non mi spiego la sofferenza,
ma nemmeno la monotonia,
so che devo stare qui,ora,
so che devo vivere anche per gli altri
so che è giusto così,
che la vita vuole stravolgerci
e noi esistiamo, e basta.
Non ho paura di quello che non sono
e mai sarò,
ma la mia tenacia
nell'abbandono
quella si che mi spaventa,
vivere a metà,
senza spinta e con rimpianti,
con fatica e a tratti inerme,
o un po' sopra le righe,
mai ovvia,
mai leggera...


incomprensibilmente complessa,
fragile,
protagonista immaginaria,
bipolare,
spenta.




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Opera scritta il 15/02/2022 - 01:08
Da elisa de angelis
Letta n.599 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Secondo me, avere un grande dolore nella vitanon necessariamente dipende dall'essere bipolare quando si oscilla fra due posizioni. Il problema è che siamo fatti per sopportare un dolore alla volta. Altrimenti sembriamo bipolari senza esserlo.
Questo penso e scusami se l'ho fatta lunga.

Ernesto D’Onise 15/02/2022 - 13:21

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Una poesia che appare come una supplica alla vita stessa. Bei versi.

Maria Luisa Bandiera 15/02/2022 - 08:55

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Azzecatissime parole sono bipolare anche io e in fase down non riesco più a sorridere.

Marzia Versolatto 15/02/2022 - 07:03

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