OPERA

Un nonsochè, mi lasciò
sugli occhi e sulle
labbra quel giorno
lontano, nella nebbia
reale e ora qui,tra
la mente.
Fu la tua mano vuota,
non più farfalla
posata a salutare
vita, e me al tuo
fianco.
Nuvola nera i tuoi
capelli di tempesta,
si impuntò tra i
miei di prepotenza.
Oggi c'è luce che
sa di mare, amaro
amare,ora è così.
Turbolenze trapassate
nella carne.
Tanti grani di coralli
come sfere di pianti
sono scesi dai colli
delle tue guance ai
miei piccoli fossi
sul viso.
Perle e gemme segni
di rughe non più
fossette.
Un giorno dimmi,
ritroverò te dal tuo
dito infisso nella
croce dei miei righi
scalfitti sulla pelle?

Opera scritta il 23/07/2025 - 18:30

Da Anna Cenni

Letta n.197 volte.

Grazie ancora!

Anna Cenni 24/07/2025 - 08:09

--------------------------------------

Cara Anna, le tue parole hanno un respiro lieve e pieno di luce. Se abita su una stella, allora porta con sé anche la tua voce, così dolce, così vera. Grazie di cuore per aver condiviso il tuo sentire, e per la tua frase così luminosa: “Sempre belli i tuoi passaggi, parlo di qualcuno che ora abita su di una stella. Le tue parole lasciano un’eco bella, quella che scalda anche i silenzi

MARIA ANGELA CAROSIA 23/07/2025 - 22:50

--------------------------------------

Grazie di cuore MariaAngela, sempre belli i tuoi passaggi, parlo di qualcuno che ora abita su di una stella.

Anna Cenni 23/07/2025 - 19:50

--------------------------------------

Un amore che veste i panni delle domande, del sentire una presenza vicina o forse lontana, che insegue il vento speso male. Un pò confuso, senza una direzione, incerto se tornare o perdersi ancora. Molto intensa, complimenti di cuore.

MARIA ANGELA CAROSIA 23/07/2025 - 19:45

--------------------------------------

Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.

______________________________________________________________________