Era seduta al tavolo di un ristorante, il naso infilato nel menù. Un primo? Un secondo? Forse un antipasto? Quale?
Trasse un respiro. Ci avrebbe fatto notte. Possibile? Possibile che fallisse perfino in una cosa così facile?
Ma quello non era fallimento, era paura di fallire, ed era assai peggio. Scosse la testa. Era ad un bivio: doveva prendere una decisione, e quella scena era uno specchio impietoso della sua vita. Voleva davvero vivere così?
Ordinò qualcosa a caso.
Uscita dal ristorante, non aveva preso una decisione, ma sapeva che avrebbe rotto quella catena di indecisione. Voleva tornare a vivere.
Trasse un respiro. Ci avrebbe fatto notte. Possibile? Possibile che fallisse perfino in una cosa così facile?
Ma quello non era fallimento, era paura di fallire, ed era assai peggio. Scosse la testa. Era ad un bivio: doveva prendere una decisione, e quella scena era uno specchio impietoso della sua vita. Voleva davvero vivere così?
Ordinò qualcosa a caso.
Uscita dal ristorante, non aveva preso una decisione, ma sapeva che avrebbe rotto quella catena di indecisione. Voleva tornare a vivere.
Opera scritta il 30/12/2025 - 15:53Letta n.21 volte.
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