Non temo il latrato furioso
del lupo o del cane bastardo
né il sibilo e il moto sinuoso
che impiega il sinistro serpente.
del lupo o del cane bastardo
né il sibilo e il moto sinuoso
che impiega il sinistro serpente.
Eppur quando il vespro risuona,
di bianca ed eterea civetta,
del gufo mi turba lo sguardo
che cova un mistero silente.
È quieta la Morte padrona:
osserva dal buio e m'aspetta.
Poesia scritta il 18/02/2015 - 23:50Letta n.1629 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
La penna è strettamente collegata agli impulsi della mente che danno una visione nitida ai tuoi crepuscolari pensieri.La natura ti è ancora matrigna,ma non sa nasconderti i suoi segreti.
Questa è Poesia!
Questa è Poesia!
Wanda Ceccarelli
20/02/2015 - 08:54 --------------------------------------
affascinante.
patrizia sgura
19/02/2015 - 13:48 --------------------------------------
Quasi una visione d'un dipinto, in notturne irrequietezze che ne fanno una poesia molto bella!
giancarlo gravili
19/02/2015 - 12:42 --------------------------------------
Versi forti,inquietanti,la morte aspetta ma esorcizzarla ci conforta,molto bella,complimenti


genoveffa 2 frau
19/02/2015 - 11:11 --------------------------------------
Anche questa è una buona poesia...inquietante, ma forse proprio per quello bella...ciaociao
. Focus
19/02/2015 - 09:57 --------------------------------------
L'agguato della Morte padrona è una figura inquietante, ma tutti abbiamo la certezza di essa e ne abbiamom paura.
Bei versi.
Ciao Luciano

Bei versi.
Ciao Luciano

luciano rosario capaldo
19/02/2015 - 09:18 --------------------------------------
Dal buio terreno alla luce divina... in novenari avvallanti quando poeticamente hai firmato... FELICE GIORNATA (Scusami se commento ultimamente un pò di meno per via della salute).


Rocco Michele LETTINI
19/02/2015 - 09:10 --------------------------------------
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