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Angeli di passaggio

Molte volte
il mondo geme,
per le ferite del tempo,
ma più ancora piange
il dolore dell'uomo;
la sofferenza di vivere
tra i propri simili
in mezzo a odi,
guerre e schiavitù.
La pace
non è di questo mondo,
un'utopia lontana,
citata per alti ideali
ma molto poco rispettata.
In quest'era di benessere
o troppo ricchi o troppo poveri,
gente che muore di miseria
e gente che guarda, passa e va oltre.
Lo sanno bene chi governa,
lo sanno bene chi fa giustizia,
ma si preferisce la convenienza
all'umana comprensione.
Mio Dio,
hai lasciato che gli sciacalli
mangino sempre le colombe,
è troppo lontano il paradiso
per poterne sentire l'odore.
I bambini che muoiono
piaghe infette di sporcizia,
chi uccide senza pietà
per lussuria,
psicosi,
profonda mestizia.
Siamo piume cadute
dalle ali di un angelo biondo,
arriviamo bianchi come gigli
e muoriamo nel fango
di questo mondo.


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Poesia scritta il 31/08/2010 - 11:23
Da Gianny Mirra
Letta n.1134 volte.
Voto:
su 2 votanti


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