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Son chinati e stanchi
gli orti che a fine Agosto
vanno
con deserte parole
a sussurrare aiuto
tra le sterpe
gialle e aride
dei campi miei.
Testimoni
recintati e silenziosi
del finire.
Indifesi
fan cadere
senza piû donare
stremati frutti che
di rosso maturo
lasciano a terra
l'ultimo lamento.
Ê simile sentire
a quel caffê del mattino
Amaro tanto che
subito scuote
il deluso Amore
Ruba, nasconde
e fa suoi
i giochi più belli
che il sogno
effimero ma buono
aveva regalato.
Forte, vero e sincero
senza cuore
é
il caffé del mattino.


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Poesia scritta il 20/08/2018 - 21:21
Da Piccolo Fiore
Letta n.1196 volte.
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Commenti


Grazie.

Piccolo Fiore 21/08/2018 - 20:31

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Un toccante parallelismo di natura ed animo in questa tua malinconica pittura di bellissimi versi... Amo l'estate e non il declino di una così ridente stagione e hai reso viva questa sensazione che ogni cosa bella lascia dopo il suo generoso corso. ...

Alessia Torres 21/08/2018 - 17:15

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Molto belle le metafore che hai usato per esprimere uno stato d'animo travagliato e doloroso...mi hai commosso!

Margherita Pisano 21/08/2018 - 09:27

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