Amo
il profumo dell'attesa
che sa di bordi indefiniti
e di margini soltanto accennati.
Come l'oste
il tempo
mesce tinture di circostanze
con vini d'annata
sa di mosto
l'osteria delle inquietudini
di un vapore leggero
che diventa essenza.
Gravide le mani
di uno spessore intenso
se i calli son medaglie
l'anima č alloro
o forse assenzio
se l'unica risposta
alla lama che ferisce
č l'oblio perpetuo
in una suite di sigarette.
Amo
il profumo dell'attesa
quando le mie labbra sono amare
come limoni da svezzare
e anche il sole
cede il passo
all'immantinenza che riluce.

Da Enrico Danna
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Commenti
Sono ritenuto un rompiscatole illetterato. Quindi non so cosa ne uscirā dal mio tentativo di commentarti. Intanto mi prende il rammarico di non averti letto fino ad ora per inseguire stupiditā che mi hanno sfiacchito. Stupiditā tutte allineate, ripetute, indigeste. E tu dici: embč che vuoi da me? Solo ringraziarti. Ho incontrato qualcosa che vale la pena di leggere. E rileggere. Ad Maiora .


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