La mia Sardegna
Terra nuragica
di antichi vulcani
oramai spenti
da mille, mille anni.
Protetti…
dalla nostra Dea madre.
di antichi vulcani
oramai spenti
da mille, mille anni.
Protetti…
dalla nostra Dea madre.
Grotte scavate dal mare,
caverne buie,
venti impetuosi
che mutano i giorni.
Alte maree
e bonacce nelle sere.
Alberi ricurvi di ginepri,
qui da noi parecchi,
come tanti vecchi.
Profumanti le sue foglie,
appagando con le sue bacche
le mille voglie.
Secche giornate
e le notti aspre,
si, ripete ogni estate,
così passano le giornate.
Montagne inesplorate
con cinghiali e cervi,
upupa e ciliegi.
Un paesaggio a tinte fosche,
ma di artigiani tante mostre,
specchio e testimonianza
di una Dea mai finita,
di una sofferenza antica,
che brucia ancora,
ma poi rinasce a nuova vita.
Poesia scritta il 06/09/2024 - 09:02
Letta n.208 volte.
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Commenti
Una bella terra italiana decantata con passione!
Maria Luisa Bandiera 06/09/2024 - 18:36
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Una efficace rappresentazione della tua Sardegna custode di antiche memorie, Bravo
Francesco Scolaro 06/09/2024 - 17:54
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