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Echi

Da quando non ci sei,
sono perso nelle mie inquietudini.
Non ho una traccia ed il tuo viso appare nei miei sogni.
Mi guardo attorno, ti cerco e piango.
Sento voci nella mia testa,
echi di tue parole.
Perché non posso parlare con te,
persona triste e schiva?
Ho celato tutte le mie morbosità,
per placare i pensieri che assillano la mente,
vorrei entrare nel tuo ego,
vorrei entrare nel tuo corpo,
vorrei assaporare la tua essenza.
Parlo dalla mia sagacia,
parlo con qualcuno che non risponde
Possa essere l’ingegno a fissare i traguardi del destino.


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Poesia scritta il 26/02/2011 - 09:44
Da marco mazzurana
Letta n.1729 volte.
Voto:
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