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LA PANCHINA

Nel tortuoso sentiero di consumati ciottoli
attorniata da laboriosi scoiattoli
nel fitto verde della boscaglia
una piccola panca si staglia,
realizzata con ferro e legno
frutto di un abile ingegno
con visibili segni del tempo
oramai da anni esposta al maltempo.
Una seduta piana e confortevole
dove abbandonarsi è piacevole
che sorprende lo stanco viandante
dal passo incerto e pesante,
intento in un personale percorso
per scacciare via il rimorso
di una vita andata sprecata
che da domani sarà cambiata
e per riposare dopo tanto cammino
e sentirsi nuovamente bambino



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Poesia scritta il 10/06/2020 - 06:14
Da Marzia Versolatto
Letta n.953 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Se le panchine potessero parlare...Davvero bella!

Fabrizio Coccia 11/06/2020 - 12:19

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Scenografia raccontata con versi da favola...speriamo di ritrovare così un nuovo domani...

romeo cantoni 11/06/2020 - 11:59

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GRAZIE A TUTTI PER I COMPLIMENTI,UN SALUTO DAL FRIULI

Marzia Versolatto 10/06/2020 - 10:58

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Veramente bellissima

Marianna S 10/06/2020 - 10:29

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Una poesia fuori dall'usuale che descrive in rime l'importanza che può avere anche solo un oggetto con le sue storie da raccontare!

Maria Luisa Bandiera 10/06/2020 - 09:08

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